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Campo scuola per ragazzi diabetici a Marina di Grosseto

di Redazione
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Sono 26 i bambini e i ragazzi diabetici che, accompagnati dai tutor e seguiti dal personale sanitario della Asl 9, partecipano al 35° campo scuola per diabetici, in corso al camping Cielo verde, a Marina di Grosseto, fino al 27 giugno.
Organizzato dalla Asl di Grosseto, in collaborazione con l’Associazione giovani diabetici (AGD), è finanziato dalla Regione Toscana ed è ormai diventato un appuntamento fisso per i ragazzi che soffrono di questa condizione; non solo per i più piccoli, ma anche per quelli che, compiuti i 18 anni, continuano a collaborare al progetto in veste di tutor.

Quest’anno i partecipanti arrivano da Firenze, Siena, Pisa, Massa Carrara, Roma e, naturalmente, Grosseto; sono seguiti dai sanitari della Pediatria dell’ospedale Misericordia, in collaborazione con i professionisti di altri servizi (una psicopedagogista, il personale infermieristico del Dipartimento di Emergenza e Accettazione, i professionisti della Diabetologia) e con i volontari dell’AGD, che offrono il proprio supporto per l’organizzazione.

Il campo – spiega il direttore della Pediatra di Grosseto, Susanna Falorni – intende dare ai partecipanti gli strumenti per abituarsi, fin dalla tenera età, a costruire i propri sistemi di autogestione in modo da garantire una buona qualità di vita e la stabilità del controllo metabolico, necessaria per prevenire le complicanze. In questo contesto la formazione dei bambini e ragazzi diabetici, durante il campo, assume un ruolo fondamentale con lezioni teoriche e pratiche su piccoli gruppi, alternate ad attività ludiche e sportive.
La formazione è continua e le indicazioni che vengono trasmesse durante le lezioni quotidiane sulla terapia insulinica, l’alimentazione, il controllo metabolico, l’attività fisica sono messe in pratica e valutate dallo staff di operatori sanitari in ogni momento della giornata.
Così i ragazzi si confrontano direttamente con l’autogestione e fra di loro, abituandosi a convivere con la loro condizione. Importante è la possibilità di fare gruppo, esplicitare difficoltà, paure, emozioni con la psicopedagogista che li aiuta ad elaborarle in modo positivo. Non sono, infatti, da sottovalutare anche i problemi di carattere sociale e psicologico che prima o poi questi bambini, una volta diventati adolescenti, si trovano ad affrontare”.
 
Quella formativa e informativa, del resto, è un’attività importantissima, che la Pediatria di Grosseto svolge da anni sui propri pazienti (attualmente ne segue circa 50 con diabete di tipo 1, con due- tre nuovi casi ogni anno) e su tanti bambini di altre zone della Toscana: circa 850, che in questi 35 anni hanno usufruito dei campi scuola organizzati a Grosseto.

Infine, una novità introdotta in questa occasione è un weekend, a luglio, in barca a vela nell’Arcipelago toscano, come premio ai ragazzi che hanno svolto il ruolo di tutor. Anche questo momento ha un significato “educativo”: vivere il diabete in situazioni non abituali. I ragazzi saranno accompagnati dai sanitari della Pediatria e della Diabetologia, con l’obiettivo finale di favorire la conoscenza e il passaggio, compiuti i 18 anni, al Centro per gli adulti. Dopo l’estate, invece, è prevista una giornata con i bambini più piccoli e le loro famiglie, per parlare del diabete e della sua gestione.

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