Le malattie croniche e i nuovi bisogni di salute in sanità, alla luce delle più recenti frontiere della medicina integrata e complementare.
A questo tema è dedicato il terzo convegno organizzato dal Centro di medicina integrata della Regione Toscana, l’innovativa struttura della Asl 9 che si trova all’ospedale di Pitigliano, venerdì 6 e sabato 7 giugno, all’auditorium della Banca di Credito Cooperativo, nella Città del tufo.
L’inizio dei lavori è previsto per venerdì alle 14.30, con i saluti del sindaco di Pitigliano, Pierluigi Camilli, del direttore generale della Asl 9, Fausto Mariotti, e della responsabile del progetto del Centro di medicina integrata, Simonetta Bernardini.
Nel corso del convegno, che si concluderà sabato alle 18, verranno presentati i risultati delle ricerche condotte su un’ampia casistica di pazienti assistiti al Centro di medicina integrata, che ha effettuato ad oggi oltre 13 mila prestazioni sanitarie.
“In particolare – spiegano gli organizzatori – si parlerà della riduzione del consumo dei farmaci nei cittadini affetti da dolore cronico e nei malati oncologici; verrà presentata una recente casistica sul miglioramento della qualità della vita e della sintomatologia di pazienti con disabilità da acufeni cronici; oltre ai risultati relativi al terzo anno di sperimentazione nel Centro di riabilitazione neurologica e ortopedica di Manciano, relativi al miglioramento delle performance di riabilitazione dei pazienti, affetti da ictus ed emorragia cerebrale, grazie all’utilizzo anche dell’omeopatia e dell’agopuntura”.
Al convegno partecipano i maggiori esperti del settore e alcuni tra i più importanti centri di terapie integrate del servizio sanitario pubblico, regionale e nazionale. L’obiettivo finale è quello di creare una vera e propria rete per lo scambio culturale tra medicina ortodossa e medicine complementari.
Completa l’evento una tavola rotonda sulle problematiche del management sanitario in una struttura di medicina integrata del servizio sanitario pubblico, cui partecipa la Direzione generale dell’assessorato alla salute della Regione Toscana, della Asl di Grosseto, gli esperti dell’Istituto superiore di sanità.