Home GrossetoSalute Grosseto Sanità grossetana, Cerboni:”Il livello è scadente, così si favorisce la fuga delle migliori professionalità”

Sanità grossetana, Cerboni:”Il livello è scadente, così si favorisce la fuga delle migliori professionalità”

di Redazione
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Abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente un comunicato di Giacomo Cerboni, capogruppo del Pdl nel Consiglio comunale di Grosseto, sulla sanità del capoluogo maremmano:

“Se è vero che ciò che si cura è sempre la malattia e non il sintomo, a meno che il paziente non sia terminale, nella malata sanità grossetana il sintomo è la fuga delle professionalità migliori, la malattia l’insieme delle condizioni favorenti queste migrazioni. Il dibattito politico non può focalizzarsi esclusivamente sulla singola vicenda che riguarda il Dott. Coratti che, come tutte le menti migliori e le eccellenze professionali che si affermano nella nostra società, deve potersi esprimere al meglio, laddove possono essergli riconosciute e consentite soddisfazioni personali e benefici per la collettività. Al contrario, il dibattito deve necessariamente affrontare il quadro generale di quanto accade nella sanità locale. Per questo chiediamo risposte chiare a numerosi dubbi; l’alternativa è una sterile discussione sul consueto valzer delle poltrone dirigenziali che, francamente, non ci interessa, né ha a che fare davvero con la salute dei cittadini.

Le domande sono poche ma chiare: in quale ruolo la Regione Toscana ha relegato il Misericordia? Quanto saremo costretti a sacrificare per favorire i policlinici universitari di Siena, Firenze e Pisa? Quali e quante risorse ci sono riservate all’interno dell’Area Vasta Siena-Arezzo-Grosseto? L’organizzazione per intensità di cura offre qualità all’offerta sanitaria o si limita a far quadrare i bilanci aziendali? La nostra medicina territoriale riesce davvero a fronteggiare le esigenze dei malati cronici e le dimissioni ospedaliere sempre più precoci? Perchè così non è risolto il problema delle lunghe liste d’attesa? Quanto si potrà ancora chiedere agli operatori in termini di carichi di lavoro (ferie arretrate e plus orario) già sfruttati oltre misura? Perchè non si vuol dire, una volta per tutte, che gli ospedali periferici sono poco più di poliambulatori, quando è sotto gli occhi di tutti la loro desertificazione e la costante fuga dei residenti fuori Grosseto verso il Misericordia? Tutte domande ben sintetizzate nella tangibile incongruenza quotidiana che si manifesta nel contrasto tra lo scadente livello sanitario percepito e la formale offerta sanitaria aziendale.

Noi non crediamo nella polemica a prescindere, ma vogliamo conoscere il quadro sanitario generale con risposte ‘vere’ ed assunzione di responsabilità da parte di chi le darà. Del resto, perché meravigliarsi delle fughe delle migliori professionalità o pretendere che non avvengano, quando la sanità grossetana è senza capacità attrattiva e soprattutto non agisce in chiarezza di offerta; sarebbe come continuare a guardare la punta del dito e non vedere la luna

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