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Codice Rosa: Vittoria Doretti rientrata dalla missione alla frontiera tra Haiti e Repubblica Domenicana

di Roberto Lottini
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Nato a Grosseto nel 2010, il Codice Rosa, a tutela delle donne, dei minori e di tutte le fasce deboli della popolazione, assume sempre più una dimensione nazionale ed internazionale.

Oggi, per la prima volta, a seguito della visita in Repubblica Dominicana di Vittoria Doretti, medico responsabile del Codice Rosa di Grosseto, guarda alla salvaguardia dei diritti dei più “deboli” del Sud del mondo.

Per l’esattezza, alla frontiera tra Repubblica Dominicana e Haiti, in una delle zone più povere del Paese, dove Oxfam lavora da anni con progetti in ambito sanitario, educativo, di lotta alla povertà e gestione dell’emergenza umanitaria, consultabili al link www.oxfamitalia.org.

La missione è stata realizzata grazie alla collaborazione della Provincia di Grosseto con Oxfam Italia, nell’ambito del progetto “Alla ricerca di un lavoro dignitoso. Diritti, lavoro e migrazione tra Repubblica Dominicana e Haiti”.

“In Repubblica Dominicana – spiega Tiziana Tenuzzo, assessore provinciale alla Cooperazione internazionale   – la violenza domestica è in continua crescita con numeri allarmanti. Ecco perché la  Provincia di Grosseto, che è partner del  progetto di Oxfam Italia con il Forum provinciale della cooperazione internazionale, ha ritenuto fondamentale coinvolgere la Asl9 per portare l’esperienza importante del codice rosa al confine tra Repubblica Dominicana e  Haiti.

Nato a Grosseto due anni fa, grazie al lavoro congiunto di Asl 9 di Grosseto, Procura della Repubblica e forze dell’ordine, il codice rosa rappresenta infatti un modello di lavoro sempre più innovativo ed efficace, a salvaguardia di chi può trovarsi vittima di abusi anche tra le mura di casa propria o nelle situazioni più impensabili e nascoste.

La Provincia continuerà a seguire il progetto di Oxfam Italia occupandosi della diffusione dei risultati e prevediamo anche l’organizzazione di una giornata studio nel territorio provinciale”.

Il Codice Rosa si è esteso nel tempo con ottimi risultati anche alle Asl di Arezzo, Prato, Lucca e Viareggio in Toscana, e successivamente, a quelle di Bari, di Potenza e altre province della Sardegna e del Veneto.

Una task force inter-istituzionale, composta da medici, infermieri, assistenti sociali, polizia e carabinieri, è in grado di identificare, non solo i casi di violenza domestica e poter quindi dare una risposta adeguata alla vittima, ma anche di applicare una metodologia efficace all’arresto tempestivo dell’aggressore.

“Particolarmente innovativa nell’approccio del Codice Rosa – spiega Vittoria Dorettiè la sinergia tra le procedure applicate da ciascuna Istituzione nei casi di violenza, volta a creare un ambiente protetto in un unico locale di ciascun territorio dove viene applicato il servizio, la cosiddetta Stanza Rosa.

Il Codice Rosa negli anni ha infatti permesso di far venire alla luce casi di violenza che altrimenti avrebbero rischiato di restare nell’ombra. Ad esempio, il caso di maltrattamento del figlio disoccupato sulla madre anziana, verificatosi l’anno scorso a Grosseto e denunciato dalle infermiere della nostra Task Force, a seguito dei lividi trovati sulla signora. Un tipo di violenza domestica, che se non identificato tempestivamente può durare per anni”.

“In Repubblica Dominicana, – spiega Francesco Torrigiani di Oxfam Italia – la violenza domestica rappresenta un problema sociale estremamente grave. Qui si registrano ogni anno circa 230 casi di femminicidio e oltre 50 mila denunce. Una situazione assai più grave di quella, già drammatica, italiana, dove con una popolazione sei volte maggiore, i casi di femminicidio, ogni anno sono 136”.

“Grazie alla visita nella provincia di Elias Piña, alla frontiera tra Repubblica Dominicana e Haiti  e agli incontri che abbiamo avuto con le Istituzioni e i vari attori coinvolti nella prevenzione del fenomeno, –  conclude Vittoria Dorettiabbiamo potuto riscontrare notevoli similitudini con la situazione italiana.

La Procura Generale della Repubblica di Santo Domingo ha creato negli ultimi 6 anni 17 centri sperimentali di attenzione integrata in cui le vittime si possono recare per sporgere denuncia e ricevere assistenza da parte di medici legali, psicologi.

Questa esperienza, molto innovativa, non vede però la partecipazione del Ministero della Salute che rappresenta la controparte fondamentale che ha contribuito il successo in Italia. Senza dubbio, il Codice Rosa potrebbe rappresentare per la Repubblica Dominicana un’esperienza replicabile a basso costo.

Le similitudini incontrate, infatti, indicano la volontà delle Istituzioni di intraprendere un cammino, che inconsciamente a 8 mila chilometri di distanza, sta seguendo le orme del Codice Rosa, orme che portano ad una stretta collaborazione fra tutti gli attori della rete per rispondere adeguatamente al problema della violenza contro le donne in tutti i suoi aspetti”.

Il progetto “Alla ricerca di un lavoro dignitoso. Diritti, lavoro e migrazione tra Repubblica Dominicana e Haiti” è finanziato dalla Regione Toscana ed è nato dalla collaborazione fra Oxfam Italia, Provincia di Grosseto, Asl9 di Grosseto, Collettiva Mujeres y Salud.

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