Un luogo dove raccogliere informazioni sugli stili di vita, sui programmi, sulle iniziative in atto nella nostra provincia e sui dati epidemilogici: è il Centro di documentazione realizzato dall’Associazione club alcologici territoriali (Acat) di Grosseto, insieme alla Confraternita della Misericordia di Civitella Marittima e al Coordinamento delle associazioni e dei comitati ambientalisti della provincia, nei locali comunali di via Inghilterra 45 a Grosseto, già in uso alla Società della Salute grossetana.
Il Centro di documentazione sugli stili di vita è solo uno degli ambiti in cui si articola il progetto finanziato dal Cesvot, il centro servizi per il volontariato della Toscana, nell’ambito dei Percorsi di innovazione 2012. Proprio in questi giorni, infatti, si è svolto anche il “Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale alla promozione del benessere nella comunità” che ha coinvolto oltre 60 persone, tra operatori socio sanitari, volontari e molti studenti degli istituti superiori (circa 40), con l’obiettivo di mettere in discussione comportamenti e convinzioni nei confronti degli stili di vita, per stimolare i partecipanti ad operare a livello personale, associativo e istituzionale nella promozione del benessere della comunità.
“Abbiamo voluto estendere l’approccio ecologico utilizzato dai club alcologici territoriali anche agli altri stili di vita – ha spiegato Giuseppe Corlito, responsabile scientifico del progetto –. I dati ci dimostrano, ad esempio, che in Toscana il 24% degli abitanti fuma e di questi il 34% muore di cancro ai polmoni. Le percentuali in provincia Grosseto sono rispettivamente il 30% e il 37%. Un discorso analogo si può fare sull’alcol: in Italia consuma alcol il 16% della popolazione e di questi il 2,5% muore di cirrosi epatica. Nel Grossetano beve il 15% degli abitanti e, di questi, il 10% muore per problemi alcol-correlati”.
“Applicare l’approccio ecologico anche ad altri campi, come il gioco d’azzardo – ha testimoniato Aniello Baselice, presidente dell’Associazione italiana dei club alcologici territoriali – porta importanti risultati”.
“Coeso Società della Salute – ha aggiunto Fabrizio Boldrini – sostiene iniziative di questo tipo perché una società che ha comportamenti pubblici e privati sbagliati si ammala facilmente e deve quindi ricorrere ai servizi. Se invece impariamo ad agire prima, nella società, possiamo ottenere importanti risultati, come la riduzione dell’insorgenza di patologie e, di conseguenza, la riduzione di consumi sanitari”.
“Dobbiamo pensare che ognuno di noi può occuparsi del benessere della comunità – ha detto Francesco Bardicchia, psichiatra del Dipartimento di Salute mentale della Asl 9 di Grosseto –. Questa visione, sulla quale si basa l’attività del dipartimento, ha fatto si che molti operatori nella loro vita privata siano anche cittadini attivi”.
Accanto al corso di sensibilizzazione, quindi, si colloca il Centro di documentazione che servirà a sostegno e supporto di volontari, studenti, amministratori, operatori e semplici cittadini interessati ad approfondire questioni legate ai nostri comportamenti. Gli stili di vita, infatti, possono essere considerati fattori di rischi, perché a determinati comportamenti corrispondono specifiche patologie, ma anche fattori di salute e quindi una corretta informazione e conoscenza può servire a prevenire il disagio e questo è particolarmente importante in un momento di crisi economica e sociale come quello attuale.
Le informazioni saranno custodite in una banca dati informatizzata, alimentata dai volontari, in un archivio cartaceo, e in una piccola biblioteca. Gli argomenti documentati saranno l’alimentazione, la sedentarietà, l’uso di alcol e tabacco, il comportamento violento e l’isolamento e lo stigma spesso legati al disagio psichico. Il centro sarà gestito da Giulia Tassi, attraverso un tirocinio attivato grazie al progetto regionale “Giovani sì”, e Azelio Giani, tutor e volontario dei Club alcologici territoriali di Grosseto.
Il progetto proseguirà nei prossimi mesi coinvolgendo i corsisti in attività sul territorio e si concluderà in primavera con un seminario, in cui saranno presentati i risultati ottenuti.
“Come coordinamento dei comitati e delle associazioni ambientaliste della provincia di Grosseto – ha spiegato Daniela Pasini – intendiamo agire sul territorio promuovendo stili di vita sani che rispettino anche l’ecosistema”.