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Partita questa mattina da Grosseto la “marcia della sobrietà”

di Cristina Zammataro
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Un appuntamento sportivo ma anche culturale e sociale, che si pone l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini riguardo ai problemi legati all’abuso di alcol. E’ la marcia della sobrietà, un’iniziativa di prevenzione e promozione della salute organizzata dall’Arcat Toscana, l’associazione regionale dei club alcologici territoriali, che è partita questa mattina dal Municipio di Grosseto e che si concluderà a Pisa il prossimo 28 settembre, in occasione del Congresso nazionale dell’Arcat.

Durante il tragitto della marcia (ben 154 chilometri) i quattro podisti, volontari dell’associazione, attraversano molte località della Toscana, dove sono previsti incontri pubblici con le autorità ed i servizi competenti per affrontare i temi legati all’alcol e promuovere stili di vita sani, anche grazie alla collaborazione di gruppi sportivi, amatoriali, scuole o semplici cittadini che condividono l’iniziativa e le sue finalità.

E’ molto importante hanno detto il Sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi e l’assessore alle politiche sociali Luca Ceccarellisostenere tutte le iniziative volte a contrastare l’abuso di alcol, un problema che interessa anche la città di Grosseto e che va affrontato puntando alla prevenzione ed alla promozione di stili di vita più sani. Soprattutto servono proposte innovative di informazione e sensibilizzazione, e la marcia della sobrietà, che parte oggi da Grosseto, va proprio in questa direzione. Per questo ringraziamo i club alcologici territoriali che, a Grosseto come in tutta Italia, svolgono un lavoro prezioso.

“Oggi molte  persone si occupano a vario titolo dei problemi alcolcorrelati e complessi e riteniamo utile – hanno detto Francesco Bardicchia  e Ivana Caporali, referenti dei club Acat –  un confronto ricco di spunti e di esperienze che tenda a ottimizzare il lavoro futuro. Il nostro percorso itinerante è basato sull’incontro con le persone per strada, la testimonianza delle famiglie che andremo a incontrare lungo il tragitto insieme agli esperti e addetti ai lavori che abbiamo invitato a partecipare alle tavole rotonde organizzate nelle soste. Tutto questo farà della nostra proposta una raccolta di nozioni teorico-pratiche nel lavoro territoriale, una sintesi delle esperienze più disparate che vorremmo fossero raccolte per creare una documentazione a servizio di tutta la comunità”.

Arcat Toscana, l’associazione regionale dei club alcologici territoriali, si occupa di problemi alcolcorrelati e complessi, ed è presente sul territorio regionale dal 1983 con circa 170 club (15 dei quali a Grosseto). A livello nazionale l’associazione conta invece 2300 club e 30000 famiglie inserite nei programmi, oltre ad essere presente in 40 stati nel mondo.

I club sono delle comunità multifamiliari che formano una rete molto ampia: a Grosseto i 15 club raccolgono circa 100 famiglie.

Nell’occasione è stato anche presentato un laboratorio di sensibilizzazione alla promozione del benessere promosso dall’associazione Acat e finanziato dal Cesvot, che si terrà dal 19 al 23 novembre a Grosseto e che si pone l’obiettivo di formare  40 nuovi volontari.

Per informazioni: www.arcattoscana.it

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