Home Grosseto Sanità, Ulmi: “Proporrò legge per lasciare a Comuni risorse del turismo da investire in servizi”

Sanità, Ulmi: “Proporrò legge per lasciare a Comuni risorse del turismo da investire in servizi”

di Redazione
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Grosseto. “Con il pieno della stagione estiva, ancora una volta, sindacati e sindaci maremmani toccano il problema sui servizi e forza lavoro insufficiente in sanità, tarata sugli abitanti residenti, ma non sulla pressione che con il boom turistico i territori costieri, e gli ospedali della provincia di Grosseto, vengono a subire”.

Così il capogruppo civico di “Merito e Lealtà” in Consiglio regionale, Andrea Ulmi, sul tema della forza lavoro insufficiente nella sanità grossetana che sale, a livello esponenziale, nel periodo estivo.

“Questo tema – afferma – lo ho portato più volte all’attenzione della Asl e del Consiglio regionale, senza mai avere gli esiti sperati.  Il problema di questi periodi si acuisce, perché la tendenza in generale, ma in sanità in modo particolare,  resta quello di ‘razionare’ e non di razionalizzare, anche se ho portato varie proposte in Regione per garantire i servizi sui territori, magari coinvolgendo gli enti locali”.

Un esempio concreto, che Ulmi sposa, è quello suggerito dal G20 turistico.Il concetto – afferma Ulmi che prevede la possibilità di poter lasciare sui territori, almeno quelli che vengono toccati maggiormente dal boom di presenze estive, una buona fetta delle risorse che arrivano grazie al turismo, per gestire al meglio i servizi da offrire, senza doverli per forza centralizzare, mi pare equa e ragionevole. Trovo estremamente calzante il termine ‘a fisarmonica’ a proposito dei nostri comuni costieri e i nostri  ospedali che si riempiono e si svuotano a seconda dei periodi, così come avviene con l’aria nello strumento. Questo allargarsi e stringersi porta a diverse necessità su cui dobbiamo ragionare e su cui mi rendo disponibile a presentare un atto o addirittura una proposta di legge con le forze politiche che vorranno sostenerla”.

Un’opportunità Ulmi la vede anche dalle concessioni degli stabilimenti balneari.Sulla nuova legge toscana – afferma – mi sono astenuto perché critico verso la quota, decisamente bassa, che viene richiesta dallo Stato ai concessionari. Penso che, ad esempio, questa si potrebbe alzare e lasciarla ai Comuni affinché si possano migliorare i servizi sui territori in base alle esigenze”.

Secondo il responsabile del gruppo consiliare civico ‘Merito e Lealtà’, dunque, ci sarebbero molte possibilità. “Negli anni scorsi – afferma –, diversi Comuni costieri si sono dovuti attivare con risorse proprie per la guardia medica turistica e si è dimostrato che hanno saputo comunque far fronte alle necessità. Prendiamo in positivo questa esperienza, lasciamo loro le risorse e facciamoli organizzare in base alle loro esigenze. Successivamente lavoriamo sugli ospedali assicurando nel periodo del boom turistico efficienza, perché è quello il momento in cui, almeno sul territorio maremmano, e su quello costiero toscano in generale, il lavoro aumenta a dismisura”.  

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