Home Grosseto Migranti, la Lega: “Il Pd usa soldi pubblici per fare propaganda su studenti nei teatri”

Migranti, la Lega: “Il Pd usa soldi pubblici per fare propaganda su studenti nei teatri”

"Rackete esaltata e ministro Salvini sbeffeggiato"

di Redazione
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Grosseto.La Provincia di Grosseto a guida Pd usa i soldi pubblici dei contribuenti per mettere in scena nei teatri locali uno spettacolo di pura propaganda politica, in cui si ridicolizza il vicepremier ed ex ministro degli Interni Matteo Salvini e si incensa Carola Rackete, il capitano della nave Ong Sea Watch 3, che nel 2019 forzò il blocco navale, fu arrestata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e accusata di aver speronato una motovedetta della Guardia di Finanza. A questo indegno spettacolo, che invita alla disobbedienza ed esalta l’illegalità, vengono chiamati a fare da spettatori ragazzi delle classi terze e quarte, strumentalizzati in funzione della campagna elettorale in corso. Dopo il caso del Liceo livornese che fa salire in cattedra lo skipper della Ong Mediterranea, un’altra testimonianza di come la sinistra miri ad inculcare subdolamente la propria ideologia immigrazionista nei giovani”. Così l’europarlamentare toscana della Lega, Susanna Ceccardi.

“Quello che è andato in scena ad Orbetello – aggiunge il consigliere regionale toscano, nonché commissario provinciale leghista, Massimiliano Baldini è un classico spettacolo che tende a indottrinare il pubblico presente, in questo caso dei giovani, futuri elettori. Un evento, tra l’altro, finanziato con soldi pubblici, dove si esalta la figura di Carola Rackete, accusata di aver speronato una motovedetta italiana e si sbeffeggia apertamente il ministro Salvini. Una rappresentazione che mira, come detto, a glorificare la figura della stessa Rackete ed a criticare un Ministro della Repubblica, la cui faccia è rappresentata in un secchio, messo in evidenza dall’attrice. Un modo vergognoso e unilaterale per fare propaganda che rispediamo al mittente. La Provincia di Grosseto era al corrente di quello che sarebbe stato il canovaccio dello spettacolo? Una domanda a cui attendiamo immediata risposta“.

“Sono fortemente imbarazzata per quanto è successo oggi – dichiara Silvia Magi, assessore alle politiche giovanili del Comune di Orbetello –, a causa di una discutibile rappresentazione teatrale rivolta ad alcune classi del nostro istituto liceale di Orbetello. Sono imbarazzata e amareggiata perché il messaggio trasmesso è stato a dir poco discutibile: non obbedire, ma disobbedire…questo il concetto”.

“Inoltre, ad aggravare la situazione – prosegue Magi -, un attacco senza possibilità di replica al nostro ministro Matteo Salvini… la politica di parte che entra nella scuola? E senza un contraddittorio? Veramente la nostra Provincia finanzia spettacoli di questo tipo da far entrare nelle scuole? La politica di parte, quella che fa discutere se portata sui banchi di scuola. Con il progetto ‘Tana libero tutti’ sta succedendo qualcosa di grave, che non può passare inosservato. Il progetto nasce con intenti positivi, si presenta trattando il delicato tema del diritto delle donne, niente a che vedere con la politica, almeno in prima battuta. In realtà il messaggio che passa è ben diverso, si arriva ad un vero attacco politico. Si parla di sbarchi, di personaggi discutibili che si atteggiano ad eroi perché vanno contro la legge…si toglie il tempo all’istruzione per impegnare i ragazzi in uno spettacolo contenente messaggi di questo tipo… Sì, perché è assolutamente sbagliato pensare di far riferimento alle donne fragili per giungere poi ad incitare al non rispetto delle regole. Davvero vogliamo che i nostri ragazzi crescano con principi quali la disobbedienza? Chiediamo rispetto per i nostri studenti e per la loro formazione, rispetto per chi partecipa ad uno spettacolo pensando di assistere a qualcosa di culturale e invece si trova in mezzo ad un attacco politico. Un attacco politico che potrebbe essere legittimo se vi fosse un contraddittorio, se gli insegnanti utilizzassero tale contraddittorio per stimolare una discussione equilibrata e rispettosa delle idee altrui. Siamo sicuri che i nostri ragazzi meritino strumentalizzazioni di questo tipo?”

E l’assessore Magi conclude: “Adesso siamo in attesa di chiarimenti da parte di chi ha organizzato e finanziato questo evento. La lotta politica si fa in altro modo e in altri luoghi, non nella scuola di tutti”.

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