Home Grosseto Test antidroga: la mozione torna in Commissione consiliare con la collaborazione del Ser.D.

Test antidroga: la mozione torna in Commissione consiliare con la collaborazione del Ser.D.

di Redazione
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Grosseto. Si è riunita la I Commissione consiliare per affrontare il tema dell’uso delle droghe, molto diffuso tra i giovani, ma anche tra i meno giovani.

“Importante supporto ci è stato dato da chi in prima persona vive ed opera come sanitario in questo settore, in special modo il direttore di Unità operativa complessa, il dottor Fabio Falorni ed il dottor Riccardo Marchini – dichiara Rita Bernardini, consigliere comunale del gruppo misto di minoranza a Grosseto -. E’ giusto che la politica si interfacci con la sanità pubblica locale e che si interessi di quelli che sono le tematiche che riguardano i più fragili ed i propri cittadini. Giusto per parlare di dati, a Grosseto sono 600 le persone che il Ser.D ha in carico per uso di sostanze illegali.  Perché si parla di sostanze ‘illegali’? Perchè abbiamo appreso, grazie ai medici presenti, che sono oltre 4000 le sostanze che alterano il sistema psicofisico di una persona e non sono sempre sostanze ufficialmente vendute come sostanze stupefacenti”.

“Abbiamo appreso che diverse di queste sostanze si trovano su internet sottoforma di determinati agenti che sono presenti nei ‘sali da bagno’. I ‘sali da bagno’ è un termine slang che viene utilizzato per descrivere un gruppo di farmaci stimolanti che contengono sostanze chimiche chiamate catinoni, sono chimicamente diversi dai sali da bagno a cui somigliano (i sali da bagno tradizionali utilizzati per lavarsi sono solitamente una combinazione di cloruro di sodio, cloruro di magnesio, bicarbonato di sodio, glicerina e fragranze), non sono i sali da bagno da usare in vasca da bagno, ma droghe tossiche i cui effetti sono imprevedibili – sottolinea Bernardini -. I catinoni sono stimolanti analoghi all’anfetamina con analoghi effetti collaterali e comprendono cefalea, aumento della frequenza cardiaca (tachicardia), palpitazioni, allucinazioni, agitazione e una maggiore resistenza e tolleranza al dolore. Alcuni soggetti quando l’assumono possono anche diventare violenti.

“Molte delle sostanze contenute in queste droghe sono state vietate in alcuni stati, a causa dei loro effetti dannosi, e gli spacciatori usano il termine ‘sali da bagno’ e altri nomi per aggirare la legge – continua Bernardini -. Sono anche falsamente pubblicizzate come ‘fertilizzanti’, ‘detergenti per gioielli’, ‘detergenti per pulire lo schermo dei telefonini’ e sull’etichetta c’è scritto ‘non per il consumo umano’ per evitare di essere arrestati dalle forze dell’ordine. Dato che i sali da bagno non vengono rilevati dalle normali analisi delle urine o del sangue, in genere il medico pone la diagnosi in base ai sintomi di un soggetto di cui si sa che ha consumato la sostanza. In genere, i medici prescrivono esami specifici per chiunque mostri segni di grave intossicazione acuta da sali da bagno per verificare la presenza di altri problemi causati dall’uso di tali sostanze”.

“Un altro dato allarmante che è emerso è che l’età di interesse di soggetti che si approcciano all’uso di sostanze stupefacenti è quella che va dai 15 ai 19 anni. Mentre l’uso di cocaina non conosce distinzione di classe sociale. Sempre quando si parla di droga non è scientificamente provata la differenza tra uso ed abuso di tali sostanze, anzi, la parola abuso è stata cancellata quando si parla di sostanze stupefacenti – continua Bernardini. I medici hanno illustrato anche il loro preziosissimo lavoro che fanno, rivolto ad altri tipi di dipendenze che possono essere sia l’abuso di alcool che la dipendenza da gioco d’azzardo. Il disturbo da gioco d’azzardo è infatti una dipendenza senza sostanze che può produrre gravi conseguenze psicologiche, relazionali ed anche economiche. A tal proposito c’è stato comunicato che all’interno dell’ospedale di Grosseto è aperto uno sportello proprio rivolto per questo tipo di dipendenze. Sempre in Commissione, i medici hanno tenuto a dire che ai Ser.D. si può accedere gratuitamente e l’accesso è libero. Si può accedere sia personalmente che tramite contatto telefonico. Il Ser.D. assicura agli utenti ed alle loro famiglie interventi di carattere psicologico, socio-riabilitativo e medico-farmacologico nel rispetto dell’anonimato e della riservatezza”.

“Ci sarà poi un team di operatori professionalmente qualificati (medici, psicologi e assistenti sociali) che hanno come obiettivo il superamento della dipendenza ed il cambiamento dello stile di vita. Mi auguro che la parte politica, indipendentemente dall’appartenenza, possa decidere di dare inizio ad un percorso fatto insieme con esperti di settore – termina Bernardini -, affinchè venga fatta una campagna di sensibilizzazione rivolta in special modo ai nostri giovani”.

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