Grosseto. Quello di ieri è stato indubbiamente un Consiglio provinciale lungo e dibattuto. Durato quasi tre ore, nelle quali i due gruppi consiliari non si sono risparmiati dai serrati confronti del dibattito politico.
All’ordine del giorno, tra i tanti atti, anche due mozioni di matrice Pd, sulle quali la Lega grossetana, attraverso il proprio consigliere provinciale Andrea Maule, in linea con il resto della coalizione di centrodestra, ha espresso “il proprio fermo e convinto voto contrario”.
“In ordine, la prima mozione trattava come argomento la realizzazione del Corridoio tirrenico, o meglio il tratto di superstrada che andrà a collegare, in primis, Tarquinia a Grosseto – continua la nota della Lega -. Nella mozione di centrosinistra veniva chiesto, tra le altre cose, di evidenziare al Ministero delle infrastrutture e trasporti i ritardi nella realizzazione dello stesso Corridoio tirrenico. Ebbene, nel ribadire il convinto ‘sì’ all’opera infrastrutturale, ritenuta essenziale per lo sviluppo economico della maremma, Maule ha ricordato alla pretestuosa maggioranza che i Fondi europei di sviluppo e coesione (Fsc) citati nella mozione sono parte integrante della programmazione nazionale. Fuori luogo e contraddittoria, per Maule, la presa di posizione del presidente Giani, il quale ha recentemente manifestato disponibilità ad un impegno regionale di ben 100 milioni di euro per la realizzazione dell’opera. Quei 100 milioni sono del Fsc e non della Regione, è bene precisarlo. Come è bene precisare che la stessa Regione, disponendo di un budget nazionale sul Fsc pari a circa 684 milioni di euro, nella propria Decisione n. 41 del 23 ottobre 2023 non ha in alcun modo previsto spese in favore dello stesso Corridoio tirrenico. In sintesi, la mozione discussa in Provincia altro non è sembrato che uno scalcinato modo di fare blatera politica; il Corridoio tirrenico ha bisogno di concretezza di tutti gli Enti proposti, Regione in primis”.
“La seconda mozione, sulla quale il nostro consigliere Andrea Maule si è nuovamente espresso con voto contrario, trattava degli incomprensibili ‘effetti negativi che i nuovi parametri di dimensionamento scolastico approvati con la Legge di Bilancio n. 197/2022 produrranno sul sistema scolastico nazionale, regionale, provinciale e comunale’ – prosegue il comunicato –. Anche in questo caso il voto della coalizione di centrodestra, dai banchi dell’opposizione, è stato unanime e compatto. Voto contrario ad un ennesimo atto che mistifica la realità dei fatti. Nel proprio intervento il consigliere della Lega ha evidenziato che il contesto sociale in cui viviamo è caratterizzato da un evidente calo demografico. Questo comporta una oggettiva necessità di andare a riorganizzare il sistema scolastico, partendo proprio da un ridimensionamento del numero dei plessi. Questo però, contrariamente a ciò che vuol far credere la mozione, non vuol dire chiudere le scuole, ma più semplicemente ‘accorpare’ gli stessi plessi scolastici. Vuol dire, ancor più nel dettaglio, avere meno dirigenti scolastici che coprono e gestiscono aree più ampie; e tutto questo, in primis, proprio perché il numero degli studenti è drasticamente diminuito in modo più o meno uniforme in tutto il territorio regionale”.
“Due mozioni, quindi, che hanno raccolto il deciso voto contrario della Lega – termina il comunicato -. Due mozioni dal sapore pretestuoso, che non trovano fondamento alcuno all’interno degli argomenti e dai fatti descritti e promossi dalla sinistra locale”.