Grosseto. “Come donne che fanno parte delle Commissioni pari opportunità regionale, provinciale e comunali, ed elette nei vari contesti amministrativi, non possiamo che indignarci di fronte alle dichiarazione del sindaco Vivarelli Colonna e della presidente della Commissione pari opportunità del Comune di Grosseto, che hanno firmato la proposta di legge di iniziativa popolare per la modifica dell’articolo 14 della legge 194”.
A dichiararlo, in un comunicato, sono donne e amministratori del Partito democratico di Grosseto.
“Proposta che obbliga il medico a far ascoltare alla donna il battito cardiaco del feto nella visita che precede l’interruzione di gravidanza – continua la nota –. Siamo di fronte ad una crudele volontà di dissuasione paternalistica, come se le donne fossero incoscienti. No grazie! Le donne sono consapevoli delle loro scelte, spesso molto dolorose. L’interruzione volontaria di gravidanza è un diritto acquisito, sostenuto anche da un referendum popolare, raggiunto grazie alle battaglie di tantissime donne e tantissime donne hanno continuato a difenderlo in tutti questi anni. Lo hanno difeso da chi ancora oggi prova subdolamente a modificare la legge per limitare inostri diritti e le nostre libertà. Sostenere questa proposta vuol dire farci tornare indietro e no non ce lo possiamo permettere”.
“La legge 194 va applicata e migliorata, perché purtroppo ancor oggi le donne incontrano molte difficoltà nel praticare questo loro diritto, a cominciare dall’assenza, a volte massiccia, di medici non obbiettori che ci obbligano a pellegrinare per trovare la via giusta – continua la nota –. Le donne hanno il diritto di autodeterminarsi. Devono essere libere di scegliere se interrompere una gravidanza ed hanno il diritto che poterlo fare nelle strutture pubbliche del nostro Paese. Quindi la legge non va indebolita, anzi va applicata. La legge 194 ci ha permesso di contrastare gli aborti clandestini, pericolosi per la vita e per la salute delle donne. Come dichiarato dall’assessora regionale Nardini: ‘Non accettiamo che le donne vengano giudicate o si sentano giudicate quando decidono di interrompere una gravidanza. Un sindaco dovrebbe rappresentare tutta la propria comunità, incluse le donne e con questa sua scelta il sindaco Vivarelli Colonna offende le donne’”.
“Come donne impegnate politicamente ed amministrativamente abbiamo il diritto ed il dovere di arrabbiarci – termina il comunicato – per difendere i nostri diritti e di non permettere a nessuno di scegliere per noi”.
I firmatari
Il comunicato è stato sottoscritto da 56 amministratrici, amministratori e componenti delle Commissioni pari opportunità:
Monica Paffetti, della Commissione pari opportunità regionale, Cecilia Buggiani, consigliera comunale e provinciale di Grosseto, Donatella Spadi, consigliera regionale, Alessandra Nardini, assessora regionale alle Pari opportunità, Gabriella Capone, consigliera comunale a Grosseto e membro della Commissione pari opportunità, Claudia Rampiconi, membro della Commissione pari opportunità di Grosseto, Marilena Del Santo, consigliera comunale di Grosseto, Alessandra Biondi, sindaca di Civitella Paganico, Maria Bice Ginesi, sindaca di Scansano, Stefania Ulivieri, sindaca di Gavorrano, Romina Sani, sindaca di Cinigiano, Sheila Poli, consigliera comunale a Scansano, Erika Franceschetti, presidente della Commissione pari opportunità di Castiglione della Pescaia, Veronica Tancredi, presidente della Commissione pari opportunità della Provincia di Grosseto, Caterina Marisca, presidente della Commissione pari opportunità di Gavorrano, Chiara Marchetti, presidente della Commissione pari opportunità di Follonica, Claudia Innocenti, membro della Commissione pari opportunità della Provincia Grosseto, Elisa Sgai, membro della Commissione pari opportunità di Civitella Paganico, Milena Scheggi, presidente della Commissione pari opportunità di Civitella Paganico, Orietta Barzagli, assessora alle Pari Opportunità a Cinigiano, Stefania Pacciani, vicesindaca di Roccastrada, Barbara Rusci, assessora di Roccastrada, Eleonora Pellegrini, presidente della Commissione pari opportunità di Roccastrada, Francesca Mondei, assessora di Gavorrano, Chiara Serracchiai, consigliera comunale ad Orbetello e membro della Commissione pari opportunità, Patrizia Scarpin, consigliera comunale a Gavorrano, Paola Della Santina, consigliera comunale ad Orbetello, Anna Dottori, consigliera comunale a Scansano, Patrizia Quadraro, consigliera del Comune di Orbetello, Rosaria Buttita, consigliera comunale a Follonica, Monica Paggetti, consigliera comunale a Follonica, Francesca Stella, consigliera comunale a Follonica, Barbara Catalani, assessora di Follonica, Mirjam Giorgieri, assessora di Follonica, Federica Pozzuoli, presidente della Commissione pari opportunità dell’Amiata Grossetana. Sabrina Melani, vice sindaca di Arcidosso, Rachele Nanni, assessora di Arcidosso, Giulia Fanetti, consigliera comunale a Monterotondo Marittimo.
Il documento è stato sottoscritto anche da: Simon Brunetti, assessore di Gavorrano, Leonardo Marras, assessore regionale, Daniele Tonini, assessore di Gavorrano, Valentino Bisconti, consigliere comunale ad Orbetello e provinciale, Marcello Giuntini, sindaco di Massa Marittima, Francesco Limatola, presidente della Provincia di Grosseto, Andrea Benini, sindaco di Follonica, Federico Balocchi, sindaco di Santa Fiora, Giacomo Termine, sindaco di Monterotondo Marittimo, Massimo Borghi, assessore del Comune di Gavorrano, Matteo Ceriola, vicesindaco di Scansano, Pasquale Quitadamo, consigliere comunale di Scansano, Federico Panneccasio, consigliere comunale di Orbetello, Giulio Querci, consigliere comunale di Gavorrano, Leonardo Culicchi, consigliere comunale di Grosseto, Manuele Bartalucci, consigliere comunale di Grosseto, Davide Bartolini, consigliere comunale di Grosseto, Stefano Rosini, consigliere comunale di Grosseto, Guido Mario Destri, consigliere comunale di Scarlino, Andrea Pecorini, assessore a Follonica, Giacomo Manni, consigliere comunale di Follonica, Mario Matteucci, consigliere comunale di Follonica, Iacopo Marini, sindaco di Arcidosso, Manfredo Raviola, consigliere comunale ad Arcidosso, Maurizio Ranucci, assessore ad Arcidosso, Romolo Bellucci, assessore ad Arcidosso.