Home Grosseto Sanità, Ulmi: “Agire urgentemente sui tetti di spesa per i dipendenti delle Asl”

Sanità, Ulmi: “Agire urgentemente sui tetti di spesa per i dipendenti delle Asl”

Il consigliere regionale: "Numerosi interinali non sono stati confermati. Sto facendo verifiche anche sul numero dei ‘facenti funzione’ nelle aziende sanitarie”

di Redazione
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Grosseto. “Nei giorni scorsi ho definito ipocrita la proposta del Pd toscano, illustrata in commissione sanità, di innalzare al 7,5 per cento del Pil il tetto delle risorse destinate al Fondo sanitario, facendo leva sul recupero dell’evasione fiscale in quanto il dato sarebbe aleatorio, perché si basa su parametri variabili e, dunque, non assicura una copertura certa, così come necessita una proposta di legge. Ben diversa invece è l’idea di modificare il tetto di spesa per il personale che è stabilito in quello calcolato sull’anno 2004 ridotto dell’1,4 per cento, introdotto dal Governo Prodi e poi prorogato da tutti i Governi succedutisi. Un tetto che sta mettendo in difficoltà le Asl, costrette a ricorrere a dipendenti con contratti interinali”.

Così il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi, vicepresidente della Commissione Sanità. “Il tetto – afferma Ulmispinge le Asl, per far pesare le assunzioni su altre voci di bilancio, a scegliere altre forme precarie, nel particolare contratti di somministrazione, attraverso agenzie di lavoro interinale. E’ notizia di questi giorni che molti di questi al termine della stagione estiva non sono stati rinnovati, nonostante la carenza di operatori sanitari. Questo fa dunque riflettere su un tetto di spesa che oggi non regge e che va aggiornato. Perché se tutti concordiamo con la necessità di assicurare, maggiori risorse alla sanità, la proposta del Pd è uno spot elettorale che non assicura cifre certe per il comparto. Anche perché quello che sta accadendo con il tetto è che con i contratti di somministrazione il personale lavorando si forma, cresce e giunto ad un livello di apprendimento anche importante è costretto ad abbandonare il posto di lavoro, interrompendo così un percorso durato anche qualche anno”.

Ulmi sta poi portando avanti anche un’indagine all’interno delle Asl. “In questi giorni – spiega il vicepresidente della commissione sanitàsto curando un’indagine nelle varie Asl che è un vero e proprio censimento sui cosiddetti ‘facenti funzione’. La legge prevede che questi possano svolgere il ruolo per nove mesi più altri nove, ma dai primi risultati, come quelli della Asl Nord Ovest, mi risulta che ci siano tra le sessanta e le settanta posizioni occupate, anche da anni, da persone con il ruolo di ‘facente funzione’. Attendo di vedere che cosa emergerà nella Centro e nella Sud-Est. Questo a dimostrazione che la politica del Pd, che dal 1970 governa ininterrottamente la Regione, più che sulla razionalizzazione delle spese punta sul loro razionamento e mascherano le loro magagne addossando le colpe al Governo centrale. Da qui l’ipocrisia della loro proposta di legge, con i loro Governi che non sono si sono sottratti dall’effettuare tagli, e la necessità di agire urgentemente sul tetto di spesa per i dipendenti”.

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