Home Grosseto Piano d’azione pesca sostenibile, Rossi: “Proposta dell’Unione Europea da rivedere”

Piano d’azione pesca sostenibile, Rossi: “Proposta dell’Unione Europea da rivedere”

"Governo Meloni e Ministro Lollobrigida preparano battaglia per salvare la pesca a strascico nel nostro Paese"

di Redazione
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Roma. “Il grido d’allarme lanciato alcuni giorni fa da Coldiretti Impresa Pesca e ripreso anche a Monte Argentario, dove circa 30 pescherecci hanno suonato le sirene delle loro imbarcazioni in segno di attenzione da parte delle istituzioni sulla problematica lanciata dal Commissario europeo alla pesca e all’ambiente, Virginijus Sinkevicius, sull’eliminazione progressiva della pesca di fondo, come lo strascico, in tutte le aree marine protette entro il 2030, trova vicini sia Fratelli d’Italia che il Governo Meloni attraverso il Ministro competente, Francesco Lollobrigida”: è quanto dichiara il deputato grossetano e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, l’onorevole Fabrizio Rossi.

“Il Pacchetto Pesca europeo – commenta l’onorevole Fabrizio Rossi –, come tra l’altro aveva già sottolineato alcune settimane fa il Ministro Lollobrigida, deve essere riveduto, in special modo per quanto riguarda il rispetto dell’obbligo di sbarco delle catture involontarie e l’eliminazione graduale della pesca a strascico nelle aree marine protette. Se una eventuale revisione del Piano andrà fatta, questa dovrà essere realizzata di concerto con gli Stati membri. Ma attribuire alla pesca a strascico parte della responsabilità dell’impoverimento dei fondali marini e delle risorse ittiche ci appare sicuramente un modo molto semplicistico per affrontare il problema”.

“Come ha dichiarato il Ministro Lollobrigida – spiega Fabrizio Rossi, ci preoccupa particolarmente il modello, in quanto alla fine la proposta avanzata dal commissario Sinkevicius pone delle forti controindicazioni e meno vantaggi di quelli che si prefiggeva“.

“E’ giusto condividere la necessità di individuare alcuni strumenti più efficaci per ridurre le catture indesiderate e i rigetti in mare, ma è altrettanto vero che occorre valutare con molta attenzione sia i tempi che le modalità di attuazione di questi processi, al fine di evitare obiettivi difficilmente realizzabili, con danni economici per i nostri pescatori e dell’economia italiana legata alla pesca”, conclude Fabrizio Rossi.

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