Grosseto. “Rileviamo con dispiacere il tentativo di attacco dell’associazione ‘Riformisti – Verso il Terzo Polo’ a seguito di un nostro comunicato definito pretestuosamente ‘di contestazione’, diramato come chiarimento agli elettori a seguito degli equivoci dovuti alla somiglianza del nome della nuova associazione e quello usato generalmente dalla stampa per descrivere la federazione tra Azione e Italia Viva”.
A dichiararlo, in un comunicato, è Francesco Grassi, segretario provinciale di Azione Grosseto.
“Lo abbiamo fatto senza entrare nel merito delle scelte altrui, proprio perché sono scelte che nulla hanno a che fare con Azione e con il ‘Terzo Polo’ – spiega Grassi -. Un attacco quindi immotivato che non meriterebbe risposta, ma che ci costringe, per la seconda volta, a fare alcuni chiarimenti. Ognuno può costituire l’associazione che desidera e chiamarla come vuole a patto che si faccia carico delle conseguenze, come appunto, la confusione artificiosa a danno di tutti, compresi elettori e i candidati che sostengono, dovuta alla scelta del nome. Abbiamo voluto sottacere sulla nascita di tale associazione, perché abbiamo sempre ritenuto che la politica si dovesse fare alla luce del sole e che per questo esistono i partiti politici, come riconosciuto dall’articolo 49 della Costituzione; a maggior ragione se vi è una curiosa coincidenza fra gli iscritti dell’associazione e gli iscritti di un partito, Italia Viva, con il quale abbiamo eccellenti rapporti e già da tempo lavoriamo verso la creazione di un polo ‘terzo'”.
“Per contribuire davvero a questo progetto bastava semplicemente continuare a farlo da dentro il partito, come tutti noi – sottolinea Grassi -. Curioso, invece, come le posizioni degli associati si siano nel tempo rivelate ostinatamente opposte alla linea provinciale, e ciò nonostante, diversi personaggi preferiscano rimanere con un piede nel partito anziché prendere legittimamente la loro strada. Chissà perché? Valerio Pizzuti e gli altri membri con tessera in tasca dovrebbero spiegare, soprattutto ai loro elettori, come si possono sostenere due candidati insieme, un candidato con il partito ed il candidato opposto con l’associazione, non su uno, ma su tutti i Comuni al voto. In merito alle nostre scelte politiche, si ha l’ardore di tirare in ballo addirittura Carlo Calenda che non sarebbe informato delle nostre decisioni (qui ci andrebbe una emoji che ride con le lacrime agli occhi!) e Matteo Renzi, reo di aver organizzato una banalissima call di coordinamento nazionale con i referenti provinciali e i consiglieri eletti di tutta Italia, in cui naturalmente erano presenti anche i vertici grossetani in carica. Suscita quasi tenerezza e francamente stupisce che Pizzuti presti il suo nome per giochetti come questo, atti solo a gonfiare artificialmente la legittimità (che forse si ritiene manchi) dell’associazione”.
“Per chi lo avesse dimenticato, occorre ricordare che Pizzuti, elevato a ‘mattatore’ della politica locale, ha conquistato il seggio comunale proprio con il contributo di Azione, Italia Viva e Psi, salvo poi scegliersi sin da subito la personale linea politica, votando alle Provinciali in disaccordo con le linee della coalizione, al contrario di quello che sosteneva in sede di riunione e senza mai aver sentito l’esigenza di concertare una linea politica di opposizione con i partiti di coalizione che lo hanno fatto eleggere, preferendo muoversi in autonomia pressoché totale e perdendo evidentemente la bussola del proprio mandato – continua Grassi -. Pizzuti ha rinunciato a rappresentare Azione e i suoi elettori ponendosi apertamente contro le nostre scelte con il comunicato del 30 dicembre 2021 che recitava ‘Senza una profonda revisione delle cariche e un rinnovamento delle stesse saremo costretti a intraprendere altri percorsi’ e dopo oltre un anno siamo ancora tutti qui; Pizzuti chiarisca quindi le sue posizioni. Troppo comodo scegliere il percorso ambiguo dell’associazionismo per fare le proprie scelte di mero tatticismo in autonomia, senza rinunciare alle golose ‘opportunità’ che il partito potrebbe offrire. I partiti non sono vagoni su cui si sale per farsi portare dove si vuole. Azione ha una linea politica precisa, dettata dagli organi regionali e nazionali del partito; abbiamo pregiudiziali sui Cinque Stelle e su Fratelli d’Italia. i ‘Riformisti – Verso il Terzo Polo’ si fanno ospitare invece, con disinvoltura, dal ‘Centrodestra Gavorrano’ unito in buona compagnia di Fratelli d’Italia a sostegno di un candidato sindaco espressione della Lega, in quanto consigliere provinciale di partito”.
“Noi abbiamo un partito, degli organi legittimi e dei rappresentanti territoriali come Azelio Bagnoli a Monte Argentario, a cui abbiamo dato fiducia per partecipare ad un progetto a sostegno di una vera candidata civica, che ha saputo attrarre a sé diverse realtà territoriali, aperta sui programmi e collocata al centro di due schieramenti nettamente contrapposti ed esplicitamente identitari – termina Grassi -. Chi non coglie differenze tra i due scenari è o sprovveduto od in malafede”.