Grosseto. “Si può chiedere scusa per la sciagurata battuta sulla Schlein, si possono fare proclami, filmare tagli di nastro a ripetizione, ma quando nel tuo credo politico vige la linea del dividi, spacca e impera, con il Sindaco Vivarelli Colonna il copione è sempre quello”.
A dichiararlo, in un comunicato, è il gruppo consiliare del Partito democratico di Grosseto.
“Ancora non si sono placati i recenti clamori per aver ridicolizzato la città e già il sindaco si ripropone e ripropone Grosseto all’Italia intera per questo triangolo controverso e perverso di incroci stradali tra via Almirante, via della Pacificazione e via Berlinguer – continua la nota -. Dall’aprile 2018, data in cui è stata approvata la mozione, a nulla sono valsi gli appelli di chi voleva che i giovani non dimenticassero che Almirante fu promotore di persecuzioni e violenze durante il regime fascista e altrettanto inutile è stato ricordare che fu l’autore del manifesto della morte che portò alla strage di Niccioleta, nel comune di Massa Marittima”.
“D’altronde già nel 1997 la destra, con Mario Lolini nelle file di Alleanza Nazionale, provò a far passare l’intitolazione di una via cittadina a Giorgio Almirante, quella volta provarono la stampella con Bettino Craxi, ma nonostante l’amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Alessandro Antichi, la mozione passo a metà e via Almirante restò al palo – sottolinea il Pd -. Vent’anni dopo, con un sindaco come Antonfrancesco Colonna, che già nel suo primo anno si era distinto per l’uso della provocazione a scapito dell’unità di una città con un estremo bisogno di crescere e togliersi l’etichetta di Cenerentola di Toscana; via Almirante divenne il cartello propagandistico di CasaPound grazie al consigliere Tornusciolo. Quindi nel 2018, dopo varie mediazioni tra i componenti della maggioranza, Berlinguer prese il posto di Craxi e con uno schiaffo alla sua memoria divenne lui questa volta la stampella che, insieme a via della Pacificazione, fece passare finalmente Almirante al pari dei padri della Repubblica già commemorati in città“.
“C’è da dire che dal 2018 ad oggi se via Almirante è però rimasta nell’oblio, forse lo si deve al fatto che in fondo a qualcuno bastava solo provocare o molto più probabilmente a chi, pensando che una città meno divisa fosse una città più forte, non ha mai avuto interesse di farla avanzare in commissione toponomastica. Purtroppo, il sindaco Vivarelli Colonna a cui basta, come ha recentemente dichiarato, di candidarsi a qualsiasi cosa pur di continuare nella sua visione politica, stamani ha preso ogni mano dei suoi componenti di Giunta e, ratificando il verbale della commissione toponomastica, le ha messe insieme alla sua – termina la nota – per dare l’ennesimo ceffone alla stragrande maggioranza dei grossetani”.