“Dopo aver letto i comunicati di Gori e Maule contro la Provincia verrebbe da citare il replicante di Blade Runner: ‘… ho visto cose che voi umani non potreste nemmeno immaginarvi …'”.
A dichiararlo è il segretario provinciale del Partito Democratico, Giacomo Termine.
“La poca esperienza amministrativa di Gori non è un alibi per far finta di non sapere che si governa rispettando le norme, e non si mette a rischio l’ente e l’interesse pubblico per mera testimonianza – sottolinea Termine -. Gori in una recente riunione di coalizione ha addirittura teorizzato che sarebbe stato opportuno perdere il ricorso e pagare 200.000 o 300.000 euro di risarcimento danni (non di più però, diciamo intorno a quella cifra), almeno si sarebbe vista la buona volontà della Provincia. Avevamo preso impegni di salvaguardare la Diaccia Botrona e così l’amministrazione Limatola ha fatto, nei limiti di ciò che era possibile per legge. Infatti, 200 ettari saranno riacquisiti dalla Provincia e gestiti dal Comune di Castiglione della Pescaia, mentre gli altri 700 euro saranno interessati da un progetto di conservazione della biodiversità”.
“Gori dimostra con il suo attacco che l’obiettivo non è quello della tutela della Diaccia Botrona, bensì fare della speculazione politica. Dopo averlo inutilmente aspettato per mesi, quando avrebbe dovuto produrre dei pareri legali finalizzati a bloccare la vendita già avviata, non ha più argomenti reali – conclude Termine -. Ormai Gori gioca a carte scoperte aggredendo con arroganza chi ben governa e appellandosi anche al sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna, proprio colui che materialmente ha avviato la procedura di vendita degli ettari della Diaccia Botrona”.