Home Colline Metallifere Tavolo della salute: “Biglie sciolte va sostenuta, potenziare neuropsichiatria infantile”

Tavolo della salute: “Biglie sciolte va sostenuta, potenziare neuropsichiatria infantile”

di Redazione
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“Le recenti uscite sulla stampa confermano quello che noi diciamo da anni, ovvero l’abbandono di servizi fondamentali come quelli della neuropsichiatria infantile, a cui si sommano le pastoie burocratiche che non vanno ad agevolare attività come quella sostenuta dai genitori dell’associazione Biglie Sciolte. È per questo che esprimiamo solidarietà al gruppo di persone che non si limita solo al comune di Follonica, ma che lavora in un’ottica di rete che coinvolge anche le realtà dei comuni limitrofi”.

Sono queste le considerazioni di Paolo Mazzocco e Luciano Fedeli per il Tavolo della salute di Massa Marittima.

“Che facciamo se penalizziamo e portiamo allo sfinimento attività di volontariato che integrano quei servizi, o meglio, quei pochi servizi che vengono forniti dal sistema pubblico? Il collasso di queste associazioni significa aumentare le possibilità di emarginazione, inserimento e esclusione sociale di bambini e ragazzi dal contesto del territorio – continuano Mazzocco e Fedeli -. È per questo che è uno degli argomenti prioritari sui quali puntare il dito e chiedere a Regione e Azienda sanitaria un effettivo potenziamento dei servizi a favore della neuropsichiatria per l’infanzia e l’adolescenza in vista dell’incontro del 13 gennaio con la Commissione sanità a Follonica. Noi lo abbiamo fatto e continueremo a farlo, ma l’impegno deve essere politico e istituzionale su basi certe, concrete e con tempi precisi, perché fino ad oggi molte parole, ma poca sostanza ed anzi tagli”.

“La neuropsichiatria infantile è deficiente di professionisti, ce ne risulta uno a part time per una fetta consistente della provincia. Tempi di attesa lunghissimi per le visite e per gli inserimenti in percorsi terapeutici, tant’è che le famiglie che se lo possono permettere ricorrono a prestazioni private., mentre chi non può permetterselo rischia di compromettere il futuro dei loro figli – prosegue il comunicato -. Bezzini e D’Urso devono rispondere non con i soliti ‘vedremo’ e ‘valuteremo’, ma con un impegno preciso che porti ad implementare professionisti e prestazioni. Se alle carenze socio – sanitarie si aggiungono poi le pratiche burocratiche con le quali si pretende che una piccola, ma importante associazione come Biglie Sciolte sia parificata ad altre grandi aggregazioni del Terzo Settore, significa che siamo alla frutta e che chi governa è fuori dal contesto e dalla vita reale“.

“Chi si impegna e integra il servizio pubblico a sostegno di azioni che facciano migliorare la qualità della vita e riconoscano il diritto all’inclusione va agevolato – termina il comunicato, incentivato e sostenuto senza se e senza ma, se vogliamo definirci società civile”.

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