“L’ennesimo sfogo di uno dei proprietari delle abitazioni del Peep Pizzetti, raccolto nei giorni scorsi dalla stampa locale, fa tornare di attualità quella triste vicenda che ha coinvolto circa 400 famiglie ora costrette a subire dopo il danno (il maxi conguaglio) la beffa (le spese legali per i ricorsi rigettati)“.
A dichiararlo, in un comunicato, è l’Unione Comunale del Partito democratico di Grosseto.
“Ma fa riflettere anche sul modo in cui gli esponenti della destra grossetana (e per la verità non solo quelli della destra) abbiano illuso quei cittadini promettendo soluzioni miracolistiche quando erano all’opposizione, puntualmente contraddette quando sono giunti al governo della città – continua la nota -. Era l’8 aprile 2015 quando il consigliere comunale d’opposizione Fabrizio Rossi tuonava a mezzo stampa contro la Giunta comunale di fronte all’ipotesi del maxi conguaglio: ‘Non è accettabile che 400 famiglie che intendevano comprare la prima casa a prezzi economici si trovino adesso a pagarla ad un prezzo addirittura superiore al mercato’. E dopo circa un anno, il 14 luglio 2016, appena divenuto assessore, egli prometteva sempre a mezzo stampa ‘di riesaminare l’intera vicenda e di arrivare presto ad una soluzione diversa rispetto a quella, estremamente penalizzante, indicata dalla precedente amministrazione’. Sappiamo poi come è andata a finire: per una sorta di legge del contrappasso lo stesso Rossi ha ricevuto la delega alle aree Peep e proprio lui ha richiesto quel maxi conguaglio contro il quale tuonava quando era all’opposizione”.
“Ma la notizia di questi giorni, stando a quanto riportato sulla stampa, è che un paio di mesi fa, mentre gli uffici comunali si accingevano a notificare le ingiunzioni di pagamento per le spese legali ai cittadini che avevano fatto ricorso alla magistratura contro il maxi-conguaglio, l’assessore Rossi, divenuto nel frattempo anche onorevole, ne avrebbe incontrati alcuni suggerendo ‘di non pagare perché si sarebbero cercate soluzioni con la Legge di bilancio’ – sottolinea il Pd –. E’, questa, una notizia che non può passare sotto silenzio. L’assessore Rossi deve ora chiarire se corrisponde al vero la circostanza. Sarebbe infatti di estrema gravità se, mentre le strutture comunali facenti parte dell’assessorato da lui presieduto notificano le ingiunzioni di pagamento, questi invitasse alcuni cittadini a non tenerne conto. Sarebbe poi interessante sapere dall’assessore e parlamentare in che modo con la Legge di bilancio sia possibile evitare di pagare le suddette spese legali. Noi non sappiamo se l’onorevole Rossi rimarrà ancora assessore con delega alle aree Peep“.
“Ignoriamo infatti se il braccio di ferro in atto da quando è divenuto parlamentare si concluderà con le sue dimissioni dalla Giunta, come gli ha chiesto a chiare lettere il Sindaco Vivarelli Colonna, o se prevarrà invece la sua pretesa di conservare il doppio ruolo (magari alleggerito di qualche delega) – termina il comunicato –. Certo è che, di fronte alle accuse mosse dai cittadini coinvolti in questo pasticciaccio, egli non può continuare a tenere la testa sotto la sabbia e deve chiarire senza ulteriore indugio come stiano effettivamente le cose“