“Non è in discussione la caccia e tantomeno la necessità di stabilire con grande urgenza un piano di gestione e di prelievo dei cinghiali visto l’abnorme quantitativo di presenze della specie che sta determinando gravi danni alle colture agricole, problemi di ordine sanitario e alla sicurezza delle persone“.
A dichiararlo sono Stefano Vaccari e Marco Simiani, rispettivamente capigruppo del Pd delle Commissione Agricoltura ed Ambiente della Camera.
“La destra di contro, strumentalizzando la caccia e la sua dignità e con un blitz all’ultimo istante, ha votato un emendamento alla legge di bilancio per consentire la caccia a tutte le specie, anche particolarmente protette, nelle città e senza vincoli di orari e di giornate. Per di più ha derubricato il ruolo dell’autorità scientifica, Ispra, ad un mero ed insignificante ruolo di ascolto senza prevederne il parere obbligatorio e vincolante – spiegano Vaccari e Simiani -. Così la destra colpisce la biodiversità e riapre conflitti sociali di cui non si sentiva proprio il bisogno. Per questo abbiamo presentato un ordine del giorno alla manovra di bilancio per chiedere al Governo di fermarsi e ripartire con un provvedimento diverso che riguardi solo il prelievo degli ungulati e che ricostituisca il Comitato tecnico faunistico venatorio nazionale”.