“La lunga agonia della nautica follonichese. Follonica ha bisogno di un vero e proprio approdo sicuro per gli appassionati della nautica? Io penso di sì”.
A dichiararlo è Alberto Aloisi, esponente di In movimento per Follonica ed ex assessore comunale.
“Nel corso della passata legislatura era stata data un’accelerata potente alla sistemazione dei punti di attracco a Follonica – spiega Aloisi -. Quando si parla di nautica e di specchi d’acqua in concessione occorre sempre ricordarsi che le leggi che governano il settore sono solo in parte di livello comunale e largamente di livello regionale e nazionale: demanio e patrimonio rappresentano ambiti complessi, spesso intricati, a tratti cervellotici. Ma, per la mia esperienza, la matassa che consente di portare avanti gli obiettivi del Comune può essere sbrogliata solo se, di base, c’è una forte, fortissima volontà politica. Se la politica vuole e si pone obiettivi nobili nulla è impossibile”.
“Mi riferisco, in modo particolare, alle vicende del circolo nautico Calaviolina: l’area in concessione è la porta d’ingresso del quartiere Senzuno e nel corso della passata legislatura ha visto la costruzione, dopo venti anni di chiacchiere e promesse di ogni genere, della sede e a una più ampia sistemazione e riqualificazione dell’area, compreso il passaggio a mare di accesso alla Play Area ‘Alessio Galgani’ – continua Aloisi -. A quegli atti determinanti per il rilancio del circolo, penso di aver dato un contributo politico amministrativo determinante. Ma non basta perché la sistemazione della parte a terra del circolo era la prima parte di un progetto che, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, avrebbe dovuto portare alla costruzione della barriera diagonale in massi per separare l’area in concessione dalla zona di balneabilità con il fine, non secondario, di limitare l’insabbiamento dello specchio d’acqua. Senza la barriera il circolo non ha futuro, non possiamo negarlo“.
“Nel corso della passata legislatura erano state messe le basi politiche per arrivare a questo prezioso risultato. Cosa sia successo, a livello politico, nel corso di questa legislatura che abbia fatto cambiare opinione al sindaco e alla Giunta, non è dato saperlo. Gli atti e le parole sono concludenti: il sindaco si è espresso contro la barriera e da alcune relazioni si evince che i destini dell’area potrebbero essere mutati radicalmente. Il resto è fatto, almeno fino ad oggi, di sterili rassicurazioni, ma agli atti resta che in quasi quattro anni nulla è stato più fatto per portare avanti la costruzione della barriera – termina Aloisi –. Io penso, invece, che sia necessario recuperare lo spirito iniziale e tornare a lavorare nella direzione della sistemazione del circolo. Follonica non avrà mai un porto, ma un piccolo e decoroso ormeggio è indispensabile per i piccoli natanti e gli appassionati della pesca. E’ l’ora di tornare a lavoro con determinazione e coerenza. Ma occorrono le capacità politiche e amministrative per farlo. I dubbi non mancano“.