“Fare l’elenco di tutte le promesse cavalcate in campagna elettorale e lasciate nel dimenticatoio da quest’amministrazione leghista occuperebbe troppo tempo, ricordiamo solo le più eclatanti: defenestramento e mancata sostituzione del responsabile delle Bandite, mancanza di strategia sul polo industriale del Casone con conseguenze negative su ambiente e lavoro, Terme di Santa Chiara morte ancor prima di nascere e infine l’abbandono della pianificazione urbanistica orfana di Piano strutturale (P.S) e operativo (P.O)”.
A dichiararlo, in un comunicato, sono i gruppi di opposizione PensiAmo Scarlino, Per Scarlino e Scarlino Insieme.
“Pensare che a maggio 2019, cercando di giustificare il suo ‘voto di astensione’ in Consiglio sull’adozione del Piano operativo, l’allora consigliera di opposizione Travison parlava di ‘mancanza di tempo e competenze tecniche necessarie per verificare un documento così complesso’ – continua la nota -. Poi però s’era messa a studiare, insieme all’ingegner Spinelli (oggi assessore all’urbanistica) e al geometra Giulianelli (vicesindaco) bocciando il documento approvato dal suo predecessore perché ‘elaborato in fretta e con i piedi’, dopo di che fretta non c’è più stata, visti i quattro anni d’impasse per tornare alla casella di partenza come nel gioco dell’pca, grazie ai pasticci di mala gestione della sua Giunta che nessun risultato hanno partorito. Oggi che da sindaco avrà avuto tutto il tempo di meditare, avrebbe dovuto rimediare ad eventuali errori e magari (ripetiamo dopo quattro anni) portare a casa qualche risultato, oltrechè affidarsi solo e soltanto alla sua politica denigratoria nei confronti di c’era prima! L’effetto tangibile è sotto gli occhi di tutti e cioè solo quello di aver bloccato lo sviluppo del Comune di Scarlino tutt’ora senza Piano operativo, approvato, e con un procedimento per il Piano strutturale (che andrebbe allineato al P.O) piantato da illo tempore senza più notizie”.
“Nel frattempo, sono state fatte scadere le clausole di salvaguardia (a meno che non ci sia dietro una strategia che, come insinua qualche malalingua, andrebbe ad avvantaggiare qualcuno) e poco dopo è stato revocato in maniera unilaterale dal Comune l’incarico al tecnico (Studio Massetani), con tanto di accuse reciproche volate a mezzo stampa – sottolinea l’opposizione -. Il risultato, dopo dieci mesi non è dato sapere quali provvedimenti l’amministrazione abbia preso contro il professionista accusato delle peggior cose, al quale però sembra non sia stata applicata (come invece era stato minacciato) alcuna penale di contratto, il che lascia molti dubbi sulle ragioni accampate dai nostri amministratori e soprattutto ancora non esiste alcun nuovo incarico a chicchessia per concludere la pianificazione necessaria a Scarlino. Era meglio ascoltare le parole dell’ex professionista che aveva proposto nella sua replica una soluzione pragmatica, così forse con tempi e costi ragionevoli si riusciva a portare a casa qualcosa di concreto. L’arroganza di questa Giunta invece ci ha messo nel solito vicolo cieco con un incarico da affidare ancora neppure all’orizzonte e un costo sicuramente superiore ai nemmeno 10.000 euro che rimanevano da dare a Massetani per completare il Piano operativo come da convenzione, rischiando come sempre di allertare la Corte dei Conti con conseguenti indagini e/o provvedimenti”.
“Questi sono fatti inconfutabili, per il resto rimane qualche articolo di giornale sparso nel tempo, tipo quello dell’assessore Spinelli, sull’operato del quale è meglio tacere per non essere accusati di voler affossare i giovani (ma i risultati sono palesemente fallimentari), che circa un anno fa rilasciava un’intervista prevedendo l’approvazione definitiva del P.O in Consiglio comunale entro la metà del 2022 e annunciando la revisione del rischio idraulico affidata a figure esterne per la spesa di circa 20.000 euro, ma di tutto ciò ad oggi non c’è traccia. Forse il giovane assessore sta nuotando nel mare che c’è tra il dire e il fare? Cara sindaca, a breve dovrà fare il bilancio di mandato – termina la nota –, cerchi di rimediare quanto prima, altrimenti sarà solo un elenco degli abbonati telefonici in ordine alfabetico, detto anche pagine bianche”.