“Ieri, purtroppo, è successo quello che temevamo da tempo, la Venator di Scarlino ha deciso l’esubero per 41 dipendenti, che si aggiungono ai 18 già fuoriusciti. Senza contare che questa riduzione del personale avrà delle conseguenze nell’indotto. C’è il serio rischio che esploda una bomba sociale nel grossetano e nel carrarese, visto che nella provincia settentrionale della Toscana viene prodotta la ‘marmettola’, l’altro componente chimico necessario per la produzione dei gessi rossi.
Anzitutto, manifestiamo la nostra solidarietà ai lavoratori che questa mattina stanno scioperando e manifestando di fronte alla Venator di Scarlino. Dopodiché non possiamo che condannare, ancora una volta, l’immobilismo e l’incapacità della sinistra toscana nel gestire questa situazione.
Da tempo, come Fratelli d’Italia, denunciamo le criticità legate alla produzione dei gessi rossi, ma siamo stati inascoltati. Anzi, la Regione Toscana è passata dal dire che andava tutto bene, a far stoppare lo stoccaggio del prodotto chimico nella ex cava a Scarlino. La Regione ha perso tempo prezioso e lo ha fatto anche all’indomani della sentenza del Tar del luglio scorso che ha rimandato la decisione sulla cava di Mantioni al prossimo ottobre. Come avevamo previsto, i vertici regionali non hanno mosso un dito: ormai la sinistra toscana è spaccata e senza idee se non quella di battere e demonizzare il centrodestra. Ribadiamo che, in tutto questo, le vittime sono i lavoratori e che continueremo a stare dalla loro parte”.
Così Patrizio La Pietra, senatore di Fratelli d’Italia, assieme al capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli.