“Per Fratelli d’Italia, che ha nel proprio programma la realizzazione del piano per l’adattamento ai cambiamenti climatici, la transizione ecologica passa anche dal rafforzamento delle identità locali per la competitività delle produzioni del territorio“.
A dichiararlo è Gian Piero Joime, responsabile del dipartimento provinciale “Territorio e paesaggio” di Fratelli d’Italia e presidente del circolo di Fratelli d’Italia a Orbetello.
“La Maremma – prosegue Gian Piero Joime – è da tempo per cultura e per natura sostenibile e può oggi rappresentare, proprio per le sue radici storiche e per le caratteristiche geografiche, un esempio concreto di tradizione sostenibile, e quindi posizionarsi all’avanguardia europea della transizione ecologica. In Maremma il profondo legame con la cultura e con le caratteristiche del territorio ha creato una situazione favorevole alla realizzazione di diversi contesti locali e diverse realtà produttive sostenibili ante litteram. Si può dire che la pratica della sostenibilità sia da sempre, quasi per vocazione naturale, presente in Maremma, che oggi, ad esempio, è una delle aree italiane con maggior numero di imprese agricole biologiche. Le imprese maremmane nei vari comparti produttivi hanno reagito alla globalizzazione, quasi d’istinto, da tempo e nel tempo con una strategia di differenziazione, basato sul rafforzamento dell’identità locale, e sulla valorizzazione delle risorse immobili, il patrimonio naturale, le tradizioni, la cultura e i saperi locali, ovvero sulla tipicità. Ma oggi per la Maremma, in un sistema competitivo di progressiva internazionalizzazione e liberalizzazione dei mercati, con forte orientamento all’innovazione e alla modernizzazione tecnologica, corre l’obbligo di coniugare la tradizione, la forza dei saperi antichi, con le tecnologie innovative e, quindi, sia con la transizione digitale che con quella energetica. E soprattutto occorre una rapida azione politica comune delle istituzioni europee, nazionali e locali per accelerare la soluzione a problemi della sostenibilità di base, ad esempio le infrastrutture stradali, la bonifica dei siti dismessi e della laguna di Orbetello, il riassetto idrogeologico, dopo molti anni ancora irrisolti e che evidentemente non solo limitano le potenzialità del territorio, ma ne aumentano la fragilità e la tendenza all’abbandono“.
“Per Fratelli d’Italia la transizione ecologica della Maremma passa da un piano concreto per la realizzazione di tutte quelle grandi opere infrastrutturali per troppo tempo attese e mai realizzate, attraverso le quali passerà la sostenibilità ambientale, economica e sociale del territorio“, conclude Gian Piero Joime.