“La vicenda che sta vivendo l’imprenditore Paolo Negroni a Follonica ha dell’incredibile. Se un imprenditore investe dieci milioni in Maremma e dà lavoro a trenta persone, deve essere stimolato a fare ancora di più e non certo frenato e boicottato. Si parla tanto del turismo come di un bene prezioso e volano economico per la Maremma e si azzoppano le iniziative imprenditoriali?“
Così il consigliere regionale della Lega, Andrea Ulmi, interviene sulla vicenda del Riva Toscana Golf Hotel.
“Sono stato interessato ai problemi che stava incontrando Negroni con l’amministrazione del sindaco Benini dal consigliere della Lega Pizzichi, che già si stava occupando della vicenda, dopo che Negroni aveva già avviato la struttura – afferma Ulmi -, perché voleva capire se, per la realizzazione del campo da golf, ci fossero problemi secondo le normative regionali toscane, collegate agli ampliamenti richiesti, visto che l’area golf si sarebbe trovata in zona rurale e non urbana e se fossero presenti delle limitazioni particolari. Mi sono attivato con l’assessorato e mi è stato risposto in maniera formale che per la Regione che il campo fosse in zona rurale o meno non faceva differenza e che, comunque, alcuni ampliamenti, anche se questo si fosse trovato in zona rurale, avrebbero potuto essere autorizzati senza la conferenza di copianificazione. Fornita la risposta e convinto che la procedura avviata potesse andare a buon fine, vengo a sapere dalla stampa che, invece, tutto è sempre fermo e che gli ostacoli per Negroni sembrano essere diventati insormontabili”.
Una vicenda che per Ulmi ha dell’incredibile. “Un imprenditore che investe così tanto e che può fare solo del bene al tessuto economico e sociale locale – sostiene ancora il consigliere regionale della Lega – andrebbe stimolato, tanto più, come è accaduto quando mi ha contattato, nel momento in cui il suo scrupolo principale è quello di rispettare le normative, chiedendo conferma se quanto ha messo in campo è corretto oppure no. Lo ho trovato estremamente serio e non comprendo come mai il Comune di Follonica, di fronte al rispetto delle regole e ad una persona che si presenta in maniera onesta, si opponga, nonostante che le sue richieste siano nell’ambito del legale e del lecito. Mi sembra evidente che adesso la questione non sia normativa, ma si tratta di una scelta politica bella e buona che si oppone a quel tipo di investimento“.
Ulmi crede che la Maremma abbia invece bisogno di aprire le porte agli imprenditori seri e pronti ad investire. “Di fronte a certi investimenti che possono portare beneficio al territorio, fatti di soldi veri e di lavoro buono – conclude Ulmi –, io sarei pronto, non dico a stendere il tappeto rosso a chi li propone, ma ad incentivarli. Invece questa estate gli imprenditori hanno avuto problemi a trovare personale, perché si preferisce non perdere il reddito di cittadinanza o l’ammortizzatore sociale in essere, proponendosi magari in nero“.