“Non ci sono numeri certi, ma da più fonti risulta che nella provincia di Grosseto ci sono circa 10.000 persone in condizione di povertà assoluta, la gran parte nel comune capoluogo“.
A dichiararlo è Marco Simiani, candidato del Pd alla Camera dei Deputati nel collegio Toscana 2 – Arezzo, Siena, Grosseto e Livorno.
“Numeri ancora più alti sono quelli dei ‘nuovi poveri’, persone colpite dalla crisi innescata dalla pandemia e ora dalla crescente inflazione e dal costo dell’energia. Gli stessi uffici comunali di Grosseto certificano un aumento esponenziale dei destinatari dei contributi all’affitto, balzati dalle 501 famiglie nel 2020 alle 657 nel 2021 – sottolinea Simiani –. Nei mesi scorsi i consiglieri comunali di Grosseto Città Aperta avevano avanzato la proposta di istituire un Tavolo di lavoro unitario dedicato al disagio abitativo e sociale, con funzioni sia di monitoraggio, confronto e approfondimento, sia di co-programmazione e co-progettazione, sia operative, aperto alla partecipazione di Coeso-Società della Salute, Edilizia provinciale grossetana, Caritas, di organizzazioni sindacali degli inquilini e di associazioni di proprietà edilizia, e delle organizzazioni del Terzo Settore impegnate sul tema delle povertà. Una proposta inspiegabilmente respinta dalla maggioranza di centrodestra e che, invece, merita di essere sostenuta e rilanciata”.
“L’importante lavoro svolto dal Coeso-Società della Salute e dalle numerose realtà del Terzo settore manca infatti di una regia capace di mettere a sistema questo lavoro ed elaborare progetti in grado non solo di tamponare le emergenze, come pacchi alimentari, emergenza freddo, dormitorio, solo per dirne alcune, con la nota particolarmente dolente della disattenzione verso il dormitorio per le donne, ma anche di costruire percorsi di sostegno reale e di fuoriuscita dallo stato di bisogno. Manca pertanto un progetto organico e integrato di contrasto e prevenzione delle situazioni di povertà, per superare la logica degli interventi separati, che passi anche da una migliore valorizzazione degli enti del volontariato e della promozione sociale, troppo spesso utilizzati come meri esecutori senza un reale coinvolgimento in termini di co-programmazione e co-progettazione – termina Simiani -. In questi giorni ho incontrato le associazioni grossetane che si occupano dell’emergenza sociale raccogliendo un grido che sento il dovere di ascoltare e per cui vale tutto l’impegno che posso mettere. Io ci sono!“.