“Manca quasi tutto al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Andrea. Dai medici al personale infermieristico. Spesso e volentieri mancano anche le specialistiche di supporto all’interno del presidio ospedaliero“: questa la denuncia e l’ennesimo grido d’allarme lanciato da Agostino Ottaviani e Salvatore Aurigemma, rispettivamente presidenti dei circoli di Fratelli d’Italia Follonica e Scarlino.
“Il grosso del problema – commentano Ottaviani e Aurigemma – è dato soprattutto dal grande afflusso di popolazione che in questo particolare momento turistico è presente sulla costa. Quindi, il quesito logico che sorge spontaneo è questo: se la problematica sull’ospedale di Massa Marittima nasce dalla costa, è su Follonica che in primis va trovata una soluzione. E’ sin troppo facile caricare di lavoro altri, senza allo stesso tempo dotare di risorse aggiuntive il nosocomio“.
“Un vecchio adagio maremmano – dichiarano Ottaviani e Aurigemma -, che ben calza a pennello e rende l’idea su questa grottesca situazione, recitava: ‘Non si fanno nozze con i fichi secchi’. Come sta facendo la direzione della Asl sud est nella zona nord della nostra provincia. Ma c’è di più: leggiamo in quest’ultimi giorni sulla stampa che il sindaco di Follonica si alza sugli scudi cercando di diventare il paladino dei più deboli, affermando che ci vogliono più medici. Bene, ma bravo Benini che ha scoperto l’acqua calda”.
“Se Benini si erge a paladino della sanità – attaccano Ottaviani e Aurigemma –, ci chiediamo se lo stesso abbia contezza di cosa fa un medico e soprattutto sa cosa vuol dire avere un medico o un operatore sanitario in più disponibile sul territorio, e cosa serve a quest’ultimo per prestare la propria attività professionale in maniera ottimale e al servizio dei cittadini? Intanto al medico serve un minimo di struttura che gli consenta di poter effettuare diagnosi, altrimenti sono soldi persi. Noi di Fratelli d’Italia non contestiamo soltanto per il solo fatto di sollevare il solito polverone fine a se stesso, ma abbiamo idee chiare e ben precise, se veramente si vuole fare qualcosa di utile per Follonica e per tutto il territorio della zona nord, specie durante l’estate, con proposte sensate e utili a tutti. Se il denaro per fare il distretto è già stato speso, è bene che quest’ultimo nei mesi estivi, e non solo, vada quindi potenziato e messo in funzione in maniera almeno accettabile”.
“Su quest’ultimo aspetto abbiamo ben chiare le idee, quando parliamo di funzione accettabile di un distretto. Eccole:
1) occorrono un medico ed un infermiere dedicato (in necessità assoluta, almeno un minimo supporto del 118 presente senza abusarne);
2) un tecnico di radiologia (la lettura referti può essere fatta in telemedicina);
3) un piccolo laboratorio analisi per fare gli esami di urgenza;
4) un’ambulanza dedicata per il trasporto immediato di pazienti da centralizzare.
Naturalmente comprendiamo che tutto questo ha dei costi – spiegano Ottaviani e Aurigemma -. Ma su questo si potrebbe agire con l’emissione di ticket reali, e non simbolici, e con la partecipazione, non a parole, ma nei fatti, dal punto di vista finanziario da parte del Comune. Un servizio che manca ed è carente, in parte può benissimo essere supportato economicamente dal Comune stesso. I soldi sono dei cittadini e quindi vanno spesi per i cittadini. Queste sono le nostre proposte. Concrete e fattibili. Invece, dagli altri ci risulta che continuano ad arrivare solo chiacchiere, mentre noi continuiamo a proporre soluzioni affinché qualcosa cambi. Purtroppo, fino adesso abbiamo visto solamente riduzioni su riduzioni di qualunque servizio di pubblica utilità e nient’altro”.