Home Colline Metallifere Rigassificatore, il Pci: “Stop a scelte calate dall’alto, le istituzioni rispettino i cittadini”

Rigassificatore, il Pci: “Stop a scelte calate dall’alto, le istituzioni rispettino i cittadini”

di Redazione
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“Potrebbe darsi che, nel tentativo disordinato di recuperare gli spazi persi per politiche inesistenti o scellerate lontane dai bisogni reali dei cittadini, il Pd abbia puntato a mettere in difficoltà il sindaco di Piombino che ha radici in Fratelli d’Italia? È un ipotesi da non scartare per il Pci delle Colline Metallifere”.

A dichiararlo, in un comunicato, è Daniele Gasperi, per la segreteria del Pci delle Colline metallifere.

“Probabilmente, nel Pd, agli alti livelli pensavano che l’idea, presentandola come opportunità, sarebbe stata accolta con un grande gradimento popolare ed invece l’effetto è stato quello opposto e sarà opposto anche per quanto riguarda il consenso che farà schizzare in alto il gradimento nei confronti di Ferrari, mettendo già da ora un’ipoteca sulle prossime elezioni comunali – continua la nota -. Troppe sono le lacune di una scelta affrettata che ha messo in un angolo non Ferrari come rappresentante di Fratelli d’Italia, ma tutta Piombino, la Val di Cornia e parte delle Colline Metallifere, ad esclusione di Follonica, mentre per il momento gli altri enti e i livelli locali del Pd sono ‘allineati e coperti’ e si guardano bene nell’esprimersi sul rigassificatore. Una strategia di attesa che, come sempre, mira a saltare sul carro di quello che sarà il sicuro vincitore all’ultimo momento”.

“Per toccare la questione e solo alcune delle carenze, la prima è quella dell’esclusione delle realtà locali, delle valutazioni di dove collocare il sito perché a Piombino e non a Genova, Civitavecchia o pensare al raddoppio di quello di Livorno – si chiedono Gasperi e la segreteria del Pci –? A questo si aggiungono la miriade delle promesse disattese da anni sulle acciaierie, che ancora sono in crisi e hanno fatto diventare Piombino, e non solo, la passerella dove fare promesse elettorali ai cittadini e mortificare i lavoratori. Ecco perché con il rigassificatore qualcuno si è giocato quel poco di credibilità che gli era rimasta. E non contenti, per punire i piombinesi, la festa del Pd non s’ha da fare. Sai quale dispiacere per il territorio e i suoi cittadini. La festa, su questi territori, l’hanno fatta in tanti e per molti anni e l’hanno pagata le popolazioni con la polvere delle miniere, i lavoratori del polo industriale di Scarlino e, alla fine della filiera, quelli di Piombino”.

“Per il Pci delle Colline Metallifere è giunto il momento di pretendere da Stato e Regione risposte concrete sulle crisi del lavoro aperte, come quella di Piombino o quella della Venator di Scarlino senza proporre ‘surrogati’, ma progetti veri da realizzare in tempi certi che rispondano alle esigenze di lavoro, rispettando l’ambiente e la salute ed ascoltando gli orientamenti delle comunità locali. Basta con le scelte calate dall’alto, basta con le promesse che mai si sono concretizzate. Maggiore rispetto per i cittadini di questi territori – termina la nota -. Anche gli altri comuni delle Colline Metallifere, tra i quali Gavorrano, Massa Marittima, Montieri, Monterotondo e Scarlino, si esprimano e dicano da che parte stanno e che cosa vogliono, perché l’area di Piombino è fondamentale anche per il territorio circostante ed è giusto che le istituzioni e la politica si esprimano con posizioni chiare e siano soggetti coinvolti ed attivi dello sviluppo socio – economico di un comprensorio che ha già dato molto allo sviluppo industriale e merita rispetto”.

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