“Le questioni riguardanti la laguna, che spesso, nel dibattito locale, vengono confuse le une con le altre, sono le seguenti:
1) la gestione ordinaria per il mantenimento dell’ambiente lagunare, per la quale è stato sottoscritto un Accordo di programma tra Regione e Comune;
2) le bonifiche, per le quali è stato sottoscritto un Accordo di programma tra il Ministero dell’ambiente, la Regione e il Comune;
3) l’attività della pesca e gli usi civici, che sono stati affidati dal Comune alla società Orbetello Pesca Lagunare con una convenzione del 1999 prorogata nel 2019 per ulteriori 10 anni”.
A dichiararlo, in un comunicato, è Luca Aldi, di Azione Orbetello.
“La gestione ordinaria dopo la fine del Commissariamento (2012) è in capo alla Regione, che dal 2014 la condivide con il Comune in base ad Accordi di programma via via rinnovati. L’ultimo Accordo è quello sottoscritto nel giugno 2021 e in vigore fino al 30 settembre 2022, che vede soggetto attuatore la Regione – continua la nota –. L’Accordo prevede le seguenti attività: 1) raccolta delle biomasse algali; 2) risospensione dei sedimenti soffici superficiali; 3) pompaggio delle acque marine. Per la gestione delle attività deve essere effettuato un bando europeo Le prime due attività, secondo i protocolli, devono essere effettuate nel periodo autunno-inverno e il pompaggio dovrebbe iniziare nel mese di marzo. I mezzi a disposizione sono costituiti da due battelli che risalgono all’epoca del commissario e che servivano per la raccolta delle alghe, ma che non sono adatti per la risospensione dei sedimenti. Anche i mezzi di pompaggio sono antiquati. Quindi, in circa 10 anni, i mezzi non sono stati sostituiti e non ne sono stati aggiunti altri. Oltretutto diverse volte i ritardi dei bandi di gara hanno fatto slittare l’avvio delle attività facendole effettuare in periodi non adatti. Quest’anno addirittura l’affidamento della gestione è avvenuto alla fine di giugno per cui senza giustificazione non è stata svolta nessuna delle attività previste dall’Accordo”.
“Allora, prima ancora di pensare alla costituzione di un Ente Laguna o ad un intervento dello Stato per lo scavo dei canali od altro, Regione e Comune si devono impegnare a far svolgere le attività previste dall’Accordo nei tempi giusti e con mezzi nuovi ed aggiunti – termina il comunicato -. Poi il presidente della Regione e il sindaco devono avviare incontri con i Ministeri per vedere di far partecipare lo Stato all’Accordo di Programma con una partecipazione economica anche minima. Invece, non viene fatto nulla, a parte i summit all’ultimo momento e generiche e inutili richieste di aiuto allo Stato, quando, ormai, solo i venti ci possono salvare”.