“La polemica che ha infiammato le pagine dei giornali in questi giorni, in merito al presunto contenzioso tra l’amministrazione comunale di Campagnatico e il sindaco Elismo Pesucci, è un chiaro esempio, in negativo, di come gli avversari, mal digerendo la sconfitta e non avendo valide argomentazione attraverso cui cementare il proprio consenso verso la base elettorale che li ha sostenuti, istighino in modo vergognoso gesti di violenza verbale contro colui che, dopo essere passato attraverso il giudizio delle urne, ricopre oggi in modo legittimo il ruolo di primo cittadino“.
A dichiararlo, in un comunicato, sono i senatori Roberto Berardi e Massimo Mallegni, rispettivamente coordinatore provinciale e coordinatore regionale di Forza Italia.
“Duole dover ricordare ancora una volta che i processi si fanno nelle aule di tribunale, non certo sulle piattaforme social, dove il libero sfogo di certi soggetti schiumanti di rabbia e livore non fanno altro che alimentare una catena d’odio che facilmente sfocia nella calunnia e nella diffamazione – continua la nota -. Elismo Pesucci non ha certo bisogno di un avvocato difensore per tenere testa alla macchina del fango che, ancora una volta, ed in modo vigliacco, si è scagliata non solo contro la sua persona, ma anche contro la sua famiglia. Elismo, in questi lunghi anni di paziente attesa, è riuscito a fronteggiare gli attacchi degli avversari e degli ex amici, restando pazientemente ad aspettare il pronunciamento della giustizia che, alla fine, gli ha dato pienamente ragione assolvendolo da tutti i capi di imputazione. Noi di Forza Italia, garantisti da sempre, crediamo fermamente nella giustizia e nel suo pronunciamento e rifuggiamo, per indole e per i valori di cui siamo portatori, da qualunque tipo di riflesso istintivo che ricerca, in modo ossessivo, il volto del mostro da sbattere in prima pagina”.
“Un principio, questo, che dovrebbe essere trasversalmente condiviso dalla politica. La prima a dover prendere le distanze da gesti e comportamenti che puntano ad annientare mediaticamente l’immagine e la reputazione della persona, stigmatizzandoli e condannandoli senza appello – prosegue il comunicato -. Invece, in questi giorni, abbiamo assistito ad una vera e propria passerella mediatica in cui esponenti di schieramenti diversi hanno fatto a gara per ritagliarsi un proprio spazio di visibilità, gettando benzina sul fuoco ed auspicando il commissariamento dell’ente. Ci spiace molto che le prime eccezioni siano arrivate dai nostri amici e storici alleati della Lega. E’ vero che qui ci siamo divisi, e non certo per causa nostra, come anche altrove (vedi Capalbio, Castiglione della Pescaia, Scansano solo per citare le ultime in ordine cronologico), ma è proprio di fronte a questi episodi che siamo chiamati a dimostrare la nostra compattezza, dando prova di quella unità di visione e di responsabilità che, storicamente, ha prodotto ottimi risultati e che, soprattutto, i nostri sostenitori si aspettano”.
“Dal Pd, invece, i soliti inutili toni giustizialisti espressi per bocca del suo segretario Giacomo Termine. Ha perfino avuto il coraggio di parlare di ‘ineleggibilità del candidato’, non ricordando che proprio a Campagnatico hanno presentato un candidato non eleggibile che è stato costretto ad abbandonare la competizione in corsa. E adesso vorrebbe chiedere la fiducia dei cittadini? Con quale faccia, ci domandiamo – termina la nota -. Noi aspettiamo fiduciosi il pronunciamento della magistratura, certi che la verità trionferà e che Campagnatico potrà finalmente godere degli effetti di una buona amministrazione almeno per i prossimi cinque anni”.