Questa mattina si è riunita la IV Commissione consiliare, su istanza dei gruppi del Partito Democratico, di Grosseto Città Aperta e del Movimento 5 Stelle, per approfondire l’ipotesi di una mega struttura turistico-ricettiva da edificarsi a ridosso della pineta di Marina, lungo la strada delle Collacchie, precisamente dentro l’area militare un tempo dedicata alla logistica dell’aeroporto Baccarini.
“Un progetto al quale il Comune di Grosseto sta lavorando da anni nel più assoluto silenzio, tanto che quella odierna è stata la prima occasione per un dibattito pubblico, attraverso l’audizione dell’assessore all’urbanistica, che ha consentito tra l’altro di scoprire che l’originaria ipotesi di edificazione su una (già ragguardevole) superficie di 10.000 metri quadri è lievitata fino a ben 22.500 metri quadri. Tanto per capirsi, più del quadruplo dell’hotel Terme Marine Leopoldo II – spiegano in un comunicato Davide Bartolini, capogruppo del Partito Democratico, Carlo De Martis, capogruppo di Grosseto Città Aperta, Giacomo Gori, capogruppo del Movimento 5 Stelle -. L’operazione è compresa nel cosiddetto Protocollo Pinotti, siglato nel 2016 da Ministero della Difesa, Agenzia del Demanio e Comune di Grosseto con la finalità di dismettere il patrimonio immobiliare non più necessario agli usi militari e valorizzarlo per lo sviluppo del territorio”.
“Il gruppo di lavoro tra gli enti ha preso il via nell’aprile del 2017, quando è stata avanzata dal Ministero della Difesa la proposta di realizzare un complesso turistico-ricettivo – prosegue la nota –. Da quel momento sono intercorsi altri incontri, sono stati svolti sopralluoghi, è stata coinvolta la Soprintendenza, il tutto senza che mai prima d’ora il sindaco o uno dei suoi assessori ritenessero di sottoporre tale ipotesi al Consiglio comunale e men che meno di informarne la cittadinanza, le categorie economiche, gli operatori del settore, gli stessi marinesi. Per valutare e decidere come realizzare un complesso turistico-ricettivo di tale dimensione affinché non si risolva in una mera speculazione, ma possa risultare realmente strategico per la nostra comunità, ed anche per valutare e decidere se possono essere immaginate destinazioni e ipotesi di sviluppo alternative attese le potenzialità del sito”.
“L’amministrazione comunale ha invece preferito porre la comunità di fronte al fatto compiuto. Perché il Protocollo, nero su bianco, impegna l’amministrazione comunale ‘a recepire integralmente gli esiti e le indicazioni condivise nell’ambito della concertazione istituzionale all’interno della propria strumentazione urbanistica’, ed in questo momento l’ipotesi del mega albergo è al vaglio della Conferenza regionale di copianificazione, dopo esservi stata trasmessa dall’amministrazione comunale, nel mentre sono in corso gli avvisi esplorativi del Ministero della Difesa per individuare possibili imprenditori interessati – termina il comunicato -. Risulta pertanto francamente incredibile che l’amministrazione comunale insista nel rifuggire ogni confronto e approfondimento pubblico, così come ben rappresentato al termine della Commissione dal rifiuto espresso dall’assessore all’urbanistica, nonché vicesindaco, alla nostra richiesta di coinvolgere senza altro ritardo la cittadinanza e le categorie interessate su un tema di così grande importanza e complessità”.