“Il sindaco Biondi ci ha dimostrato, già dall’insediamento di quatto anni fa, la sua particolare attenzione al settore turistico-ricettivo e promozionale“.
A dichiararlo, in un comunicato, è Andrea Maule, capogruppo di Centrodestra Gavorrano nel Consiglio comunale del paese maremmano.
“A suo dire, e tutto sommato era anche vero, Gavorrano aveva bisogno di essere valorizzata agli occhi dei turisti, con eventi importanti che potessero in qualche modo incentivare l’arrivo dei turisti stessi – continua la nota -. Ebbene, in quattro anni abbiamo visto innovative programmazioni al Teatro delle Rocce ed alla miniera di Ravi Marchi. Per quest’ultima il calendario 2022 prevede già tre serate (29, 30 e 31 luglio) di ‘grande cinema all’aperto’. Per quanto già annunciato dal sindaco, abbiamo deciso di fare un giro a visitare la miniera di Ravi Marchi. Nella nostra passeggiata abbiamo constatato uno spettacolo indegno; una vera e propria ‘vergogna’, l’ennesima per il nostro territorio. Uno dei più importanti siti minerari d’Europa (perché tale è, la miniera di Ravi Marchi) abbandonato al più assoluto degrado. Alberi che hanno preso il sopravvento sui ruderi della miniera, erba alta, rovi, arbusti di ogni genere. Ed ancora più grave: recinzioni divelte, cancelli rotti, parapetti crollati, griglie di sicurezza assenti, vani tecnici (con all’interno quadri elettrici in funzione) aperti alla mercé di chi capita. Insomma, uno spettacolo indegno e pericoloso. Sì, vergognosamente pericoloso. Perché alcune botole incustodite nel terreno portano direttamente alle sottostanti strutture delle ex miniere”.
“Caro sindaco, il suo ruolo istituzionale la dovrebbe portare a pensare con costanza ai nostri luoghi di cultura e di interesse. Il nostro territorio, e tutto ciò che in esso è presente, deve essere mantenuto con accuratezza durante tutto l’arco dell’anno. È vergognoso constatare che qualcuno andrà a pulire ‘alla meglio’ l’area degli spettacoli solo in concomitanza degli eventi, per poi rilasciare il tutto all’abbandono ed al degrado per i successivi 12 mesi – termina il comunicato -. Le ricordiamo infine che noi tutti amministratori, lei per primo, abbiamo il dovere di preservare il patrimonio comunale; ciò di cui stiamo parlando in questo specifico contesto apparteneva ai nostri nonni e dobbiamo dignitosamente consegnarlo alle generazioni future”.