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Sanità, Spadi: “Con la proposta di risoluzione la Regione guarda al futuro”

di Redazione
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“Con la proposta di risoluzione sulla sanità, il nostro sistema regionale guarda al futuro e punta sempre più in alto”.

Così Donatella Spadi, consigliere regionale Pd e membro della commissione Sanità, commenta la votazione positiva da parte del Consiglio regionale nei confronti della proposta di risoluzione del Sistema sanitario toscano. Il documento, infatti, è frutto del lavoro svolto dalla commissione Sanità nell’ambito degli Stati Generali della Salute e riassume le idee e i progetti portati avanti dalla Commissione, grazie anche al contributo di professionisti e operatori sanitari, associazioni, volontari e cittadini.

“Con l’approvazione di questo documento – commenta Spadi, impegniamo la Giunta regionale ad attivarsi nei confronti del Governo, affinché venga confermato un incremento progressivo del Fondo sanitario nazionale, così da garantire adeguate risorse organiche ed economiche per consentire un sistema sanitario pubblico universalistico sempre più efficiente. Gli Stati Generali nascono dal bisogno di revisionare il lavoro svolto dalla precedente legislatura nel 2015, anno della legge 84 ‘riforma della Sanità’. Il Covid-19 ha evidenziato alcune criticità, tanto da rendere indispensabili alcuni interventi, come il Pnrr, che permetterà il rafforzamento e la riorganizzazione della sanità territoriale e lo sviluppo della digitalizzazione e dell’innovazione”.

“La proposta di risoluzione – osserva il consigliere regionale è frutto del lavoro sinergico creato tra le varie forze politiche all’interno del Consiglio regionale. Un documento ampio e che tocca la sanità toscana a 360 gradi. Tra i vari punti troviamo il riassestamento dell’emergenza-urgenza, una specializzazione molto importante soprattutto per le malattie tempo-dipendenti. L’obiettivo della Regione sarà quello di incentivare questo settore con misure a breve e medio termine tramite alcune strategie proposte già dall’assessore Bezzini. La sanità del futuro deve valorizzare la multi-professionalità, come succede con le infermiere e infermieri di comunità e dell’emergenza sulle ambulanze, modello già utilizzato e monitorato nell’Asl Toscana sud-est nelle provincie di Grosseto e Arezzo e che ha dato una risposta più che positiva“.

“Più vicini al territorio”

“A maggio 2021 – continua Donatella Spadi – abbiamo aperto le audizioni degli Stati Generali della Salute in Toscana, dove la commissione Sanità ha ascoltato oltre 200 persone tra medici, operatori sanitari, associazioni, istituzioni, volontari e cittadini. Ognuno ha potuto portare la sua idea, i problemi del territorio e le proposte per programmare la nuova sanità. Da questo lavoro nasce la proposta di risoluzione: un documento che detterà le nuove linee guida del Sistema sanitario regionale. Ciò di cui abbiamo bisogno, in questo momento, è una sanità più vicina al territorio, che sia in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini, dalle grandi metropoli fino alle aree interne“.

Dal sociale allo sport

“Un’altra sfida importante – continua il consigliere Pd sarà quella di creare una Regione sempre più attenta alle disparità sociali, creando progetti e iniziative rivolte alle persone più bisognose. Allo stesso tempo, ci sarà bisogno di investire sull’attività sportiva, perché una sanità efficiente non è solo quella che cura i pazienti, ma quella che riesce a prevenire la malattia e uno degli obiettivi della Regione Toscana sarà questo: fare prevenzione. L’approvazione della proposta di risoluzione è solo il primo tassello di un progetto lungo, faticoso, ma pieno di ambizioni“.

Una sanità ambiziosa

“L’esigenza di presentare una proposta di risoluzione sulla sanità – conclude Spadi non è nata per un problema legato al nostro sistema sanitario. Ritengo che la Toscana sia tra le Regioni più virtuose in termini di welfare e cura del paziente, ma si può sempre migliorare. Questo documento non vuole svilire il lavoro fatto fino adesso, ma migliorarlo creando la sanità del futuro e spostando gli obiettivi sempre più in alto. Ormai viviamo in un mondo in cui la ricerca medica cambia in meno di un anno. Adesso è necessario restare al passo con i tempi“.

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