La vice sindaco di Magliano, Mirella Pastorelli, e le consigliere Doriana Melosini e Nadia Fedeli sono “meravigliate che i leghisti Ulmi e Lolini aprano una nota con una frase tratta dai Sepolcri: ‘Poca gioia ha nell’erba chi non lascia eredità di affetti”’ Detta da loro fa sorrider,e visto che per mano del loro segretario nazionale il Governo gialloverde fu mandato a casa”.
Le suddette chiedono al segretario del Carroccio: “visto che è la seconda volta che si esprime sulla stampa, perché ha la penna pesante nei nostro riguardi? Forse non ha ancora digerito l’abbandono di due donne e amministratrici preparate, definendo la consigliera Melosini ‘non gradita’ e ‘incapace’. Lo capiamo e lo scusiamo, ma gli vogliamo ricordare, ancora una volta, che la galanteria è un ‘modus operandi’ di altri tempi. Le sottoscritte respingono ogni accusa, cercando di dare chiarimenti in merito al passaggio nei partiti. Ulmi si ricorderà bene che la vicesindaca non aveva intenzione di abbandonare il partito nel quale aveva militato fin da giovane perché la sua formazione era ed è rimasta quella”.
Inoltre, Pastorelli vuol ricordare al segretario del Carroccio “quale opinione avesse del Cinelli prima che entrasse nella Lega e che i toni che oggi usa verso le consigliere e la vicesindaco allora li usava con il Cinelli. I litigi e i veleni nel Comune di Magliano sono arrivati con la politica, con la corsa a chissà a cosa. Inoltre, le macerie e i veleni sono il risultato della scelta del segretario del Carroccio, quando decise di tesserare Cinelli nella Lega nonostante il disappunto di molti iscritti, ma in quel momento serviva questo. Riguardo al futuro della vicesindaca i leghisti non si preoccupino anche perché la stessa non ha sindacato i vari passaggi nei partiti e nelle liste in cui hanno militato loro: questione di stile“.
“L’articolo sembra voglia incutere paura, hanno sbagliato i toni e le persone. Riguardo alle dichiarazioni ben fatte in Consiglio comunale non avevano nessuno scopo di spaccare la coalizione Lega/Fratelli d’Italia, anche perché si presagisce che non ci siano questi buoni rapporti come vorrebbero far credere – terminano le consigliere -. Informiamo i leghisti che le stesse hanno rimesso la loro iscrizione dal partito al segretario regionale di Fratelli d’Italia perché vedere che dinanzi ad una situazione lacerata nel tempo, solo al momento della crisi totale avrebbero trovato una soluzione con tanti punti interrogativi a discapito loro e a vantaggio del Cinelli, che hanno sempre definito ‘autoritario, dispotico, privo di lungimiranza per il futuro di Magliano’. Non è la politica che fa per le consigliere e la vice sindaca svendere la propria coerenza per una poltrona“.