“Di fronte a quello che si prefigura come l’ennesimo massacro sociale, il Governo aumenta le spese militari al 2% del Pil, taglia la spesa sociale e risponde al carovita con un bonus risibile, 200 euro, 17 al mese”.
A dichiararlo, in un comunicato, è il Partito della Rifondazione Comunista di Grosseto.
“Contro il fariseismo di Governi che parlano di pace, ma sostengono la guerra, la nostra campagna richiama la necessità di estendere le lotte per – continua la nota -: fermare la guerra e il riarmo e chiedere l’avvio immediato di trattative di pace; il blocco degli aumenti delle bollette, prezzi calmierati sui generi alimentari di prima necessità; aumenti generalizzati di salari e pensioni e una nuova scala mobile, un salario minimo legale a 10 euro netti all’ora. È possibile perseguire questi obiettivi con gli extraprofitti delle aziende che lucrano sugli aumenti, l’utilizzo del gettito extra dell’Iva prodotto dai rincari, la tassazione delle grandi ricchezze al di sopra di 1 milione di euro, il taglio delle spese militari”.
“Per tutti questi motivi il Partito della Rifondazione Comunista sabato 28 maggio darà di nuovo vita ad un banchetto di raccolta firme con relativo volantinaggio – termina il comunicato -. Saremo presenti a Grosseto, dalle 9 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30, in piazza fratelli Rosselli; a Santa Fiora, dalle 10.30 alle 12.30, in piazza Garibaldi“.