“Città e Partecipazione” a nome dei propri iscritti, “ma, credendo di interpretare il pensiero di tutti i residenti dei collegi elettorali di Grosseto, chiede agli onorevoli Ripani e Lolini, qui eletti, un duro ed urgente intervento in merito ad una revisione quanto mai necessaria della gestione del reddito di cittadinanza“.
“La nostra associazione osserva con sempre più sgomento il susseguirsi di notizie che riguardano le truffe allo Stato, e quindi a noi contribuenti, in merito a questa manovra, condivisibile nel principio, ma totalmente fallimentare nella realizzazione, nei tre anni di esistenza – spiega la presidente Francesca Venturini -. Non passa giorno che non si leggano negli organi di stampa notizie riguardo ai soliti furbetti, caratteristica e pregio che a noi italiani purtroppo non manca, che percepiscono questo contributo in maniera disonesta non avendone i requisiti. Da nord a sud non mancano casi che hanno portato a migliaia di contestazioni e situazioni davvero eclatanti. Questi avvenimenti sono la ciliegina sulla torta di contraddizioni e mancanze che questa manovra ha fin dal suo concepimento e che ha portato a segnalazioni di situazioni assurde, come nuclei familiari bisognosi che percepivano meno reddito di un singolo senza familiari a carico, oppure la disparità di benefici, vista la differenza del costo della vita fra nord e sud, con la stessa cifra erogata”.
“Per questo desideriamo che i nostri rappresentanti nelle istituzioni si facciano carico di questo punto, elaborando un intervento parlamentare che rappresenti la protesta dei loro elettori per modificare questa norma, che sottolineiamo ancora una volta, nei suoi principi è condivisibilissima, ma che necessita di urgenti miglioramenti – sottolinea Venturi –. E soffermandosi sulle truffe, desidereremmo da parte loro un forte impegno per modificare i metodi di assegnazione del contributo con controlli severi e puntuali. Siamo consapevoli che sarebbe necessaria anche una severa punizione per chi si approfitta di questi aiuti . Ricordiamo che l’Inps che eroga il reddito di cittadinanza ha accesso ai dati dell’Agenzia delle Entrate e sarebbe possibile e opportuno controllare prima di erogare invece di erogare e poi controllare. Una volta trovato l’indebito è quasi sempre impossibile recuperare la cifra sottratta visto che non si tratta di persone facoltose e quindi il danno per i contribuenti onesti è fatto“.
“Segnaliamo poi agli onorevoli Lolini e Ripani che le statistiche ci dicono che per qualche famiglia il reddito di cittadinanza ha portato sì una boccata d’ossigeno, ma non ha certo svolto il compito che la sua concezione prevedeva e cioè l’inserimento del mondo del lavoro. Le percentuali di rioccupazione sono bassissime e quindi manca proprio il presupposto di partenza. E’ necessario intervenire anche su questo punto, perchè l’abitudine tutta italiana di dare aiuti, contributi, sussidi senza poi reinserire nel mondo del lavoro, riqualificare i lavoratori, controllare che accettino le eventuali proposte e non si approfittino per anni di contributi concessi tagliando magari spese in altri settori necessari, cambi drasticamente – termina Venturi -. Per questo ‘Città e partecipazione’ fa un appello agli eletti dei collegi della nostra provincia perchè facciano sentire la voce dei loro elettori, dei loro concittadini che sono stufi di vedere che chi si approfitta dello Stato ha la vita più semplice di chi lavora e paga le tasse“.