“E’ l’ennesima beffa da parte di un Governo sempre più allo sbando. Per il Corridoio tirrenico, il famigerato tracciato che esiste solo sulla carta, da dicembre ci sono i soldi per finanziare parte dei lavori del tratto che collega San Piero a Palazzi ad Ansedonia, ma manca la nomina di un Commissario che possa darne attuazione“: così interviene Fabrizio Rossi, coordinatore regionale Fratelli d’Italia-Toscana, alla notizia che il Parlamento avrebbe stanziato 150 milioni per i lavori di adeguamento.
“Tra poco si esaurisce un’altra legislatura e le bugie sulla Tirrenica si sprecano. I finanziamenti ci sarebbero – commenta Rossi –, si parla di svariati milioni di euro, ma ancora si discute su convenzioni, progetti, tra l’altro vecchi di anni, e accordi vari tra Anas e Sat, per chi sarà poi il futuro gestore, il quale, come sembrerebbe, almeno stando alle ultime voci, dovrebbe essere la società di Stato”.
“Secondo l’ultima versione che circolerebbe tra le stanze dei palazzi romani – prosegue il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia –, la Tirrenica dovrebbe essere adeguata con una superstrada a 4 corsie che dovrebbe eliminare gli attuali incroci a raso nel tratto maremmano e dare continuità di collegamento fino a Tarquinia. Il problema è però sempre quello: a chi spetta l’attuazione? Per quest’ultimo aspetto, ricordo benissimo che il Governo, con in pompa magna tutti i vertici della Regione Toscana, sin dalla scorsa campagna elettorale regionale del settembre 2020 sbandierava ai quattro venti che tutto era pronto, ma ad oggi non vi è ancora alcuna traccia. Anzi, sì, c’è traccia che sono stanziati 150 milioni per i lavori di adeguamento, ma manca ancora quel famoso Commissario, più volte tanto annunciato. Questi doveva essere nominato prima entro settembre, poi la nomina è stata rimandata a dicembre dello scorso anno, ma ad oggi non si vede ancora nulla all’orizzonte“.
“Questa è l’ennesima vergogna di un Governo, che, con la connivenza della pletora dei politici del Pd e della sinistra toscana, ancora una volta umilia quelle migliaia di famiglie, cittadini, imprese, autotrasportatori, ecc., che giornalmente sono costretti a percorrere quell’arteria da sempre incompiuta e spesso ricordata per i tanti incidenti e lutti, che da oltre 50 anni affliggono chi la percorre”, conclude Fabrizio Rossi.