“Ancora una volta ci troviamo costretti a replicare alle minoranze, stavolta sulla realizzazione della scuole di via Lelli a Scarlino Scalo, seppur solitamente preferiamo non dar seguito a polemiche sterili e non costruttive per la nostra comunità, che sanno più di lamenti che non di dibattito politico“.
A dichiararlo, in un comunicato, è Scarlino Può, gruppo consiliare di maggioranza.
“Ancora una volta le minoranze reagiscono con stizza perché ‘abbiamo un occhio al passato’: difficile non avere presenti le scelte fatte dalle amministrazioni che ci hanno preceduto – continua la nota –. Vorrebbe dire che non solo non ascoltiamo gli elettori che ci hanno dato fiducia e hanno scelto il cambiamento, ma soprattutto significherebbe ripercorrere diabolicamente gli errori commessi. E se credono che sottolineare quanto di sbagliato fatto durante i governi della sinistra nel Comune di Scarlino voglia dire ‘gettare ombre e discredito’, soffrono di vittimismo e di megalomania. Si sentono bersagliati? Sono ‘stufi’? Per portare avanti il nostro mandato e i nostri progetti ci siamo imbattuti in situazioni che hanno rallentato e continuano a rallentare l’attuazione della programmazione. In più occasioni le minoranze ci pongono problematiche e cercano una soluzione da noi su questioni create o abbandonate da loro stessi per anni”.
“Comprendiamo che sia difficile dover sopportare di stare all’opposizione per chi non è abituato, ma crediamo che dopo quasi tre anni se ne debbano fare una ragione – prosegue la maggioranza -. Hanno avuto a disposizione decenni per risolvere i problemi di questo Comune e oggi pretendono da noi la ‘bacchetta magica’. Siamo orgogliosi che proprio loro ci diano così tanto credito, ma quello che abbiamo ereditato non possiamo non farlo presente, e quindi continueremo a farlo. Tornando alla scuola di via Lelli non siamo certo noi a mistificare la realtà: visto che si tenta di screditare questa amministrazione, allora motiviamo nel dettaglio la cifra di 4 milioni di euro spesi per la realizzazione della scuola nello stato in cui si trova oggi. Il progetto iniziale, come da delibera numero 13 del 2011, prevedeva una spesa complessiva per la realizzazione della scuola di via Lelli di 6 milioni di euro, divisi in 4 stralci da un 1,5 milioni di euro cadauno. Il primo stralcio comprendeva la costruzione del plesso scolastico così com’è adesso. Per questo progetto ‘iniziale’ sono stati spesi in totale 4.072.977 euro, che andiamo a dettagliare“.
“Per il primo stralcio sono serviti 2 milioni e 589.288 euro, quindi non più un milione e 500mila euro, ma molto di più: la spesa ulteriore ha comportato la necessità di contrarre un mutuo di un milione e 400mila euro, acceso nel 2012 ad un tasso di interesse pari al 5,40%. Il mutuo ha interessi totali fino all’estinzione, nonostante nel 2020 lo abbiamo rinegoziato portandolo al 5,19%, di 1.483.689 euro. Per cui, un milione e 400mila euro di mutuo costerà ai cittadini tra quota capitale e quota interessi, 2.883.689 euro. Questi sono i numeri: è vero abbiamo commesso un errore. Non abbiamo detto la cifra reale, ma solo quella approssimativa. Spendiamo infatti più di 4 milioni di euro: ci eravamo dimenticati 72.977 euro. E questo è solo il primo dei 4 stralci previsti – termina il comunicato -. Che i ragionieri pensatori guardino meglio gli atti e i numeri“.