“Dal nuovo Consiglio direttivo dell’Ente Parco della Maremma, con il via libera ‘firmato’ Pd dal Consiglio regionale, resta escluso il Comune di Orbetello, che non avrà consiglieri”.
A dichiararlo, in un comunicato, sono Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto, Andrea Casamenti, sindaco di Orbetello, Diego Cinelli, sindaco di Magliano in Toscana.
“Alla rappresentanza territoriale è stata preferita l’appartenenza partitica, tanto da lasciare fuori uno dei Comuni su cui si sviluppa lo stesso Parco, con grande preoccupazione degli stessi addetti ai lavori, oltre che di tutti noi amministratori – continua la nota -. Accettiamo lo sgarbo, perchè, si sa, la politica o si fa con correttezza, come siamo abituati a fare e lo abbiamo dimostrato anche sul nome del futuro presidente dell’Ente Parco, o si fa per portare avanti i propri interessi politici o di fazione, come evidentemente preferiscono Pd & compagnia”.
“Chiediamo però che venga convocata, evitando quindi una convocazione coattiva su richiesta scritta dei tre sindaci che hanno i numeri per decidere in autonomia, la Comunità del Parco (da distinguere dall’Ente Parco della Maremma), composta dal presidente della Provincia (Francesco Limatola è l’attuale presidente protempore) e dai tre Comuni, in modo da eleggere le nuove cariche, che dovranno essere necesssariamente assegnate, come proporremo, al sindaco di Orbetello Andrea Casamenti (presidenza) e al sindaco di Magliano in Toscana Diego Cinelli (vicepresidenza) – termina il comunicato -, in modo da andare a compensare le gravi carenze di rappresentanza territoriale che il centrosinistra ha voluto generare per soddisfare la sua sete di poltrone“.
Sulla vicenda interviene anche il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella.
“È un grave sgarbo, e un gesto decisamente scorretto, che non ci sia la rappresentanza del Comune di Orbetello nel consiglio di indirizzo del Parco della Maremma – sottolinea Stella -. Non si capisce come possa succedere che un Comune, che rappresenta il 60% dell’estensione territoriale compresa all’interno del Parco, non abbia potuto esprimere un proprio membro nel Consiglio di indirizzo. Ci auguriamo che questo spiacevole incidente istituzionale si risolva al più presto“.