“Un servizio ridimensionato nel tempo a piccoli passi, che ha lasciato insoddisfazione e criticità nelle famiglie“.
Fiorenzo Borelli, Daniele Gasperi e Paolo Mazzocco, del Tavolo della salute pubblica di Massa Marittima, intervengono sulla pediatria.
“Nel Patto territoriale del 2013 non si prevedeva alcuna riduzione di servizi rispetto al passato, anzi si prefigurava un potenziamento con la medicina di gruppo e la realizzazione delle Case della Salute, cose mai avvenute – continua la nota -. Il servizio di pediatria era strutturato tra il presidio ospedaliero delle Colline Metallifere, dove era presente un pediatra, che svolgeva funzioni di consulenza al pronto soccorso, osservazione breve, attività di day service, e i pediatri di libera scelta dislocati sul territorio, che coprivano le esigenze di chi nasceva sino ai 14 anni. Il pensionamento del medico ospedaliero ha visto l’arrivo di un sostituto che nel 2015 è stato però destinato al servizio pediatrico territoriale per la carenza di pediatri di libera scelta. Della situazione nessuno si è preoccupato e nel 2019 i professionisti sono diminuiti ancora con difficoltà che cadono sulle spalle delle famiglie di avere un servizio di prossimità”.
“La questione è stata portata all’attenzione della Giunta della Società della Salute nel settembre 2019, ma le risposte sono state disarmanti – prosegue il comunicato -. Da parte dell’azienda è stato detto che la competenza per l’assegnazione dei pediatri è garantita dal Comitato pediatrico aziendale e che i pediatri ci sono e garantiscono il servizio. Il direttore del Coeso invece ha affermato da una parte che la materia non è competenza della Società della Salute e dall’altra invece si è permesso di esprimere giudizi in merito al servizio offerto sul territorio, che a Massa Marittima ha un servizio migliore di Roccastrada, come se lo standard cui adeguarsi fosse al ribasso e non ad ampliare l’offerta. Inutile che i dirigenti aziendali ci assicurino su monitoraggi, coperture ed altro, la realtà che vivono le famiglie che hanno figli è bene diversa e lontana dalla percezione che ci vogliono far credere”.
“Oggi è assente un servizio di livello medio – basso nel presidio, è assente un servizio strutturato anche sulla costa che garantisca residenti e turisti e, se mancano i pediatri, questo non può costituire un alibi ove nascondersi, sono almeno 10 anni che si sapeva della carenza di medici – sottolinea la nota -. La questione non è tecnica e non devono risolverla i tecnici, ma la politica, i sindaci e la regione ripristinando quello che è stato tagliato con risposte chiare che si possono poche domande. Vogliamo ripristinare un servizio pediatrico nel presidio delle Colline Metallifere evitando a molti cittadini di essere costretti a recarsi a Grosseto, dove c’è l’unico Pronto Soccorso provinciale, spesso affogato dalle domande di assistenza? Si o no? Vogliamo potenziare Follonica, località turistica, con un servizio migliore, magari strutturato su 8 mesi, in grado di rispondere a residenti e turisti? Si o no? Vogliamo implementare con nuovi pediatri il territorio? Si o no?”.
“A queste domande si devono dare risposte chiare, comprensibili, ai cittadini evitando di continuare a nascondersi dietro ai discorsi, camuffare la realtà con apparenze e soprattutto servizi che non ci sono. Sulla pediatria è così e questo settore della sanità è uno dei più delicati perché spesso determina la volontà di una famiglia di restare in un territorio e per verificare questo basta guardare i dati demografici per rendersi conto di quella che è la tendenza – termina il comunicato -. Le famiglie, i giovani se ne vanno non solo perché manca il lavoro, ma per carenza anche di servizi per loro e per i loro figli”.