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Agricoltura, la Lega: “Il caro materie mette in ginocchio il settore, necessarie misure urgenti”

di Redazione
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Un’azione congiunta dai territori fino al Parlamento contro il caro materie prime in ambito agricolo.

Dopo il grido d’allarme lanciato dalle associazioni agricole e, a Grosseto, dopo essere stata in piazza al fianco della Coldiretti, la Lega-Salvini Premier con l’onorevole Mario Lolini, il consigliere regionale Andrea Ulmi, il sindaco di Magliano in Toscana Diego Cinelli e il consigliere comunale di Roccastrada Lorenzo Piras, ribadiscono la necessità di un intervento a favore del mondo agricolo.

“Da imprenditore agricolo le problematiche sollevate le tocco con mano quotidianamente – sostiene l’onorevole Lolini, che è membro della Commissione Agricoltura della Camera -. Come Lega abbiamo chiesto e ottenuto, così come annunciato, un intervento del Governo contro il caro energia e stiamo lavorando anche sul fronte dell’aumento dei prezzi delle materie prime, che rischiano di far andare alle stelle i beni di primo consumo che vengono proprio dall’agricoltura, penso alla farina, alle uova, al latte e alla carne. Su questi temi mi sto spendendo personalmente”.

Il sindaco di Magliano in Toscana Diego Cinelli, anche lui imprenditore agricolo, rafforza la posizione di Lolini. “In questo anno nella mia azienda – sostiene Cinelli ho visto schizzare alle stelle il prezzo dell’energia, del gasolio, dei mangimi e dei concimi, solo per fare un esempio di ciò che è necessario. Mi domando quanto dovremmo far pagare un litro di latte, oppure un quintale di grano per poter solo rientrare nelle spese? Credo che se non si avrà una risposta organica e non transitoria, molte aziende andranno a morire facendo la fortuna dei nostri concorrenti esteri”.

Un tema che tocca anche il consigliere comunale di Roccastrada Lorenzo Piras, che è ai vertici dell’associazione degli allevatori.

“Per noi il momento è difficile – sostiene Piras -. Non neghiamo la preoccupazione. Il costo delle materie prime si somma alle preoccupazioni che ogni giorno un allevatore si porta a casa dal lavoro. I costi stanno ormai diventando insostenibili. Da un lato si parla di incentivare il Made in Italy, la tipicità, le dop, dall’altra però è necessario un intervento per fare in modo che la qualità e la territorialità venga premiata, altrimenti il consumatore comprerà ciò che viene dall’estero che non è garantito, ma che ha prezzi accessibili rispetto ai nostri”.

Il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi, vicepresidente della Commissione Sanità, si batte per la tipicità del prodotto e affronterà la questione dei costi in Regione. “La Toscana è famosa nel mondo per la qualità dei suoi prodotti, spesso legati alla terra – sostiene Ulmi. Stare al fianco del mondo agricolo, vuol dire tutelare una fetta importante della nostra economia ed evitare che finisca in mano straniera. Da medico posso dire che un prodotto genuino aiuta la prevenzione, dando un contributo nell’abbassare i costi della spesa sanitaria. Anche, ma non solo, per questo sostengo con forza la battaglia sui costi delle materie prime per i nostri agricoltori”.

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