“Mentre il Consiglio comunale si appresta a discutere modifiche al regolamento sul controllo delle società partecipate, modifiche che, se non emendate, esautoreranno ancor di più il ruolo stesso del Consiglio, noi continuiamo a difendere diritti e doveri dell’assise più rappresentativa della cittadinanza”.
A dichiararlo è Giacomo Gori, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Grosseto.
“E lo facciamo con importanti iniziative attualmente in corso che abbiamo già anticipato durante le riunioni dei capigruppo e delle commissioni consiliari permanenti, fin dall’inizio di questa consiliatura – spiega Gori -. Oggi invece vogliamo rivolgerci direttamente agli organi di stampa per informare i cittadini sull’ultima proposta a cui stiamo lavorando e che riteniamo essere estremamente importante: la cabina di regia sul Pnrr, ossia sulle ingenti risorse economiche che arriveranno sul territorio nei prossimi mesi, non può e non deve essere in mano alla Giunta, ma al Consiglio comunale: l’organo istituzionale legittimamente competente in materia di programmazione e indirizzo politico. Lo diciamo forte e chiaro: la scelta dei progetti da realizzare, ma non solo, deve essere la più trasparente, partecipata e condivisa possibile, nonché esercitata dall’istituzione che ha il compito statutario di fare le scelte politiche: il Consiglio comunale“.
“Ed è per questo motivo che stiamo già lavorando ad un atto consiliare che istituisca urgentemente la ‘Commissione speciale Piano nazionale di ripresa e resilienza’, a norma di regolamento – prosegue Gori -. Una commissione che avrà vari compiti, tra cui quello di proporre al Consiglio indirizzi e orientamenti attuativi in merito alla progettazione e partecipazione ai bandi del Pnrr, che successivamente la Giunta comunale dovrà attuare tramite gli uffici. Ma anche costruire momenti di partecipazione aperta ai contributi dei cittadini, enti, associazioni e stakeholder in generale, con particolare attenzione al terzo settore, tesi ad individuare priorità sia temporali che territoriali, interessati dagli interventi finanziati dal Pnrr. La commissione speciale dovrà promuovere anche momenti di confronto culturale sui temi che compongono le sei ‘missioni’ del Pnrr, che ricordiamo sono: la digitalizzazione, l’innovazione, la competitività, la cultura e il turismo, la rivoluzione verde e la transizione ecologica. La commissione speciale esaurirà il suo lavoro con il completamento delle opere le cui attività di progettazione e attuazione saranno da essa stessa continuamente monitorate e valutate”.
“Il messaggio è chiaro: ognuno faccia la sua parte senza più invasioni di campo; saremo così oltretutto anche più efficienti. La Giunta si preoccupi di oliare la macchina amministrativa che dovrà fare un lavoro immane di esecuzione delle scelte che il Consiglio comunale, e non un assessore qualsiasi, è legittimato a fare nell’interesse dell’intera comunità grossetana – sottolinea Gori -. Il presidente del Consiglio comunale, i presidenti delle commissioni, tutti i consiglieri, siano essi di maggioranza o di opposizione, devono assumersi le proprie responsabilità e non lasciarsi fagocitare da nessun altro potere, ma garantirsi con i fatti la propria autonomia, nel rispetto degli elettori, dei grossetani”.
“In chiusura vogliamo sottolineare un altro aspetto estremamente importante che la nostra proposta si porta dietro: avere una commissione consiliare speciale che si occupa degli ingenti finanziamenti del Pnrr significa anche esporre pubblicamente, nella più totale trasparenza, tutte le attività e tutte le scelte che andremo a fare. E sappiamo bene che, dove c’è trasparenza e condivisione, il malaffare e la criminalità organizzata non attecchiscono. Sapere velocemente, grazie all’azione pubblica e trasparente del Consiglio comunale, quali saranno le opere finanziate e soprattutto quali saranno le stazioni appaltanti, significherà giocare d’anticipo anche sul terreno di gioco del crimine organizzato – termina Gori -. Cosa di non poco conto che si lega indissolubilmente ad un’altra nostra proposta avanzata qualche settimana fa, ossia un protocollo di legalità tra Comune di Grosseto, Provincia, gli altri Comuni, la Prefettura, che getti le basi per un sistema locale antimafia efficace ed incisivo”.