“Un’occasione persa e il Pd dovrà assumersene la responsabilità”.
Così Andrea Ulmi, consigliere regionale della Lega, vicepresidente della Terza Commissione, sanità, sociale e sport, dopo la bocciatura della sua mozione che prevedeva l’abbattimento di almeno il cinquanta per cento del canone da circa 120mila euro che grava sull’Istituto Falusi per l’affitto dei locali della Rsa Villa Marina di Follonica.
“Un’operazione che la commissione aveva già effettuato – spiega Ulmi -, praticamente azzerando il canone di affitto della sede dell’Ars, l’Agenzia regionale per la sanità, che è stato ridotto da oltre 100mila euro a sole 180 euro annue. Questo avrebbe permesso di dare respiro alla situazione economica non semplice dell’Istituto Falusi”.
Ulmi si meraviglia della scelta del Pd, ma soprattutto di quella della consigliera Spadi, che l’ha sostenuta in prima persona in commissione. “La consigliera Spadi ha chiesto di bocciare una proposta di buonsenso – afferma Ulmi -, che avrebbe semplicemente impegnato la giunta. La consigliera lo ha affermato dicendo che questa richiesta spetta ai tre Comuni, Massa Marittima, Follonica e Gavorrano, peraltro tutti a guida centrosinistra, su cui il Falusi insiste e, se non lo avessero ancora fatto, secondo questa posizione sarebbero responsabili della situazione. Approvando la mozione, invece, sarebbe spettato all’organo esecutivo stabilire la fattibilità finanziaria che, bilancio della Regione alla mano, non mi sembrava una richiesta esagerata, visto che il canone attuale è di circa 120mila euro. Se il Falusi ha un ruolo importante nel comprensorio delle Colline Metallifere, gestendo tre Rsa, crediamo che questo sarebbe stato un aiuto tangibile e concreto della Regione. Bocciare la mozione, a mio giudizio, vuol dire dare un ulteriore colpo al Falusi che rischia così di essere messo ulteriormente in ginocchio su piano finanziario”.
La mozione chiedeva anche di superare la fase commissariale del Falusi, porre attenzione sulla problematica dell’assegnazione di alcuni servizi, così come segnalato dal Lega delle Cooperative e Confcooperative e monitorare la situazione, proporre soluzioni per superare le difficoltà economiche dell’Istituto. “Avevamo anche proposto – conclude Ulmi -, visto che qualcosa si sta muovendo nella risoluzione del commissariamento, che la mozione venisse emendata affinché sopravvivesse l’indirizzo di abbattere il canone di affitto, ma il Pd e la consigliera Spadi sono stati irremovibili. Il tempo è galantuomo e vedremo se ciò che dicono, in merito al sostenuto risanamento del bilancio in corso, si realizzerà senza la boccata di ossigeno richiesta dalla Lega in analogia a qualche cosa che, se va bene al Pd, la Regione può permettersi di fare”.