“Un gesto forte, ma necessario”. Così il gruppo consiliare della Lega Salvini Premier, con il capogruppo Ulderico Brogi e i consiglieri Paolo Pazzagli e Lorenzo Piras, spiega la decisione di abbandonare in apertura la seduta di ieri sera del Consiglio comunale di Roccastrada insieme al resto della minoranza, composta da Mario Gambassi, della lista “Cambiare in Comune”.
“Purtroppo – sostengono i consiglieri del Carroccio – la documentazione da studiare per il Consiglio comunale ci giunge a ridosso dell’assise e questo ci crea problemi nella preparazione dei lavori e degli interventi. Per l’importanza di molti temi, che possono andare dalle variazioni di bilancio a scelte che hanno risvolti importanti nella vita della nostra comunità, vorremmo avere la possibilità di studiare gli atti e non di dover improvvisare, votare contro a prescindere o, peggio, semplicemente di fidarci di ciò che viene detto durante la seduta. Crediamo che questo non sia il giusto atteggiamento istituzionale nei confronti dei consiglieri di minoranza che, comunque, rappresentano circa la metà dei cittadini del territorio. A poco, o nulla secondo noi, valgono le giustificazioni su un regolamento che ancora prevede la consegna a mano, a giustificare che il ritardato invio per mail è un piacere che si fa ai consiglieri, ammettendo anche che lo stesso si vuole modificare”.
Una protesta che nasce anche dai ritardi registrati di fronte alle interrogazioni, peraltro urgenti datate 18 ottobre e 5 novembre, e alle mozioni presentate dalla minoranza. “Da tempo attendiamo risposte agli atti ufficiali depositati o la possibilità di poterli discutere in Consiglio – affermano Brogi, Pazzagli e Piras –. Ad oggi regna invece il silenzio più totale, nonostante le nostre sollecitazioni ed un regolamento che indica tempi ben precisi che sono stati superati”.
Da qui la decisione forte. “Fino ad oggi – attacca la Lega – abbiamo cercato di avere un comportamento costruttivo e di confronto, dichiarandoci sempre aperti al dialogo, pronti a votare a favore delle decisioni che riteniamo giuste per il nostro territorio”.
“Evidentemente – concludono i tre consiglieri -, dopo essersene lamentato per anni, qualcuno preferisce gli scontri del passato più che la possibilità del confronto di idee che farebbe solamente bene al nostro territorio, pur restando le nostre differenti visioni politiche e partitiche”.
Questo il testo della dichiarazione depositata dai consiglieri di opposizione:
“Noi come gruppi di opposizione, lista civica ‘Cambiare in Comune’ e il gruppo ‘Lega Salvini Premier’ abbandoniamo questo Consiglio comunale in segno di protesta e chiediamo che questa nostra dichiarazione relativa alle motivazioni, che ci spingono a fare questo gesto, venga messa agli atti.
La motivazione principale è quella che ancora una volta ci troviamo a votare gli argomenti dell’Odg a ‘mosca cieca’ perché la documentazione relativa all’approfondimento degli argomenti del Consiglio, ci vengono forniti in tempi ristrettissimi (a volte mancanti) che non ci permettono di poterli esaminare in modo esaustivo per poter dare un nostro giudizio, un nostro contributo. Addirittura, in alcuni casi, li troviamo sulla stampa in tempi antecedenti della seduta del Consiglio, dando per scontata la loro approvazione.
Altra segnalazione che facciamo è quella alla tempistica non rispettata sulle interrogazioni che, come gruppi di opposizione, vi abbiamo fatto: ci sono alcune presentate da oltre 60 giorni. Le domande di chiarimenti, che come consiglieri comunali vi portiamo, sono le domande dei cittadini di cui siamo portavoce e non rispondere significa offendere l’intera comunità.
Noi come gruppi di minoranza, fino ad ora, abbiamo cercato di fare un’opposizione costruttiva nel rispetto del nostro e vostro ruolo, con la nostra funzione politica di controllo ponendo sempre domande legittime all’amministrazione, spesse volte ci siamo trovati di fronte a votare elementi di variazioni di bilancio (ed oggi c’era da votare anche un debito fuori bilancio), tutte situazioni che a volte hanno dimostrato una mancanza di visione amministrativa, ma noi non abbiamo mai usato una dialettica ostruttiva.
Di fronte a questa mancanza di rispetto riteniamo opportuno abbandonare l’aula denunciando queste continue carenze non solo di forma, ma anche di sostanza, ribadendo che queste segnalazioni verbalmente le avevamo già fatto notare al Sindaco Limatola, ci riserviamo di inoltrare suddetta segnalazione agli organi competenti”.