“No al taglio dei telegiornali regionali Rai che corrisponde allo spegnimento del servizio pubblico sul territorio per quasi dodici ore, dalle 19.30 alle 7 del mattino”.
Lo sostiene il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi, che ha presentato, come primo firmatario, una mozione al Consiglio Regionale in cui impegna “il presidente e la Giunta a rappresentare, in sede di Conferenza Stato – Regioni e nei confronti di Governo e della stessa direzione Rai, profonda contrarietà rispetto alla decisione annunciata del taglio delle edizioni notturne dei tg regionali, ma anche di preoccupazione per le conseguenze occupazionali e legate al diritto di accesso all’informazione pubblica da parte dei cittadini”.
L’informazione pubblica per Ulmi è un valore sia per l’ampia fascia di destinatari, sia per quello che rappresenta in termini occupazionali. “Raccolgo la preoccupazione espressa sia dai sindacati dei lavoratori Rai, che da Usigrai, che dalla Fnsi per il taglio dell’orario – sostiene il consigliere .– Tutto ciò potrebbe avere serie ripercussioni anche in termini di occupazione, oltre che di informazione territoriale“.
“Se posso comprendere che le nuove tecnologie oggi stanno facendo cambiare il mondo dell’informazione, è però dimostrato che le fasce che vengono definite ‘meno connesse’ restano ampie e che con una riduzione delle attività del servizio pubblico regionale avrebbero minori possibilità di accesso alle notizie. Personalmente – conclude il consigliere della Lega – auspico un ripensamento della decisione e che, dopo il 9 gennaio, i tg regionali possano continuare a poter contare anche sulla fascia di informazione notturna”.