Home Colline Metallifere Dipendenti comunali in stato di agitazione, Maule: “Il sindaco chiarisca i motivi”

Dipendenti comunali in stato di agitazione, Maule: “Il sindaco chiarisca i motivi”

di Redazione
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“Il nostro gruppo consiliare ha presentato in data odierna un’interpellanza al Sindaco, attraverso la quale miriamo a fare chiarezza rispetto all’insolito stato di agitazione indetto dai dipendenti del Comune di Gavorrano”.

A dichiararlo è Andrea Maule, capogruppo della lista Gaetano Di Curzio sindaco.

“Con l’auspicio che questa iniziativa, seppur legittima, non vada in alcun modo ad arrecare disservizi alla cittadinanza e a tutti gli utenti che giornalmente si recano negli uffici comunali, il nostro gruppo consiliare intende monitorare con fermezza l’evoluzione della vicenda – spiega Maule -. Come è noto, i dipendenti del Comune hanno proclamato lo stato di agitazione, dandone formale notifica al Sindaco, alla Giunta ed al Prefetto di Grosseto. A quest’ultimo è poi stata chiesta l’attivazione della preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione delle controversie ai sensi della Legge n. 146/1990. Il personale ha inoltre già preannunciato un possibile sciopero. I dipendenti comunali, attraverso le principali single sindacali, lamentano la mancata applicazione delle norme di cui al Ccnl 2016-18. Lamentano altresì che dalla stipula del contratto decentrato integrativo 2019 ad oggi, per gli anni 2020 e 2021, non è stata avviata alcuna trattativa per definire i contratti stessi. A fronte di numerose sollecitazioni, sia formali che informali, per la ripresa di un confronto sindacale, i dipendenti, per tramite delle proprie sigle sindacali, lamentano di non aver ricevuto alcun riscontro”.

“Per fare un minimo di chiarezza rispetto a questa fastidiosa situazione, è opportuno precisare che il numero dei dipendenti comunali si è drasticamente ridotto negli ultimi 36 mesi; una riduzione di circa quindici unità, che va di fatto a gravare in primis sui pochi dipendenti rimasti ed in secundis su tutti i cittadini che da troppo tempo lamentano disservizi vari (sono infatti ricorrenti lamentele del tipoal telefono non mi risponde mai nessuno’… ‘per avere un foglio c’è voluto più di un mese’… ‘mi hanno dato appuntamento tra due mesi’) – sottolinea Maule -. Ma analizziamo il perché di questa drastica riduzione del personale in servizio. Ebbene: in un passato tutto sommato recente, circa gli ultimi 20 anni, i nostri amministratori hanno molto spesso rosicchiato risorse legate al personale per far quadrare bilanci caratterizzati dalla presenza di mutui stratosferici. La priorità degli amministratori, targati Pd o sinistra in generale, era quella di accendere gravosi mutui per opere inenarrabili, delle quali ancora oggi non ne conosciamo i benefici. A fronte di cotanta spavalderia nell’accendere i mutui, attivati evidentemente senza la benché minima diligenza del buon padre di famiglia, vi era una inevitabile riduzione di spese varie, tra le quali quelle del personale. D’altronde, il bilancio doveva pur tornare“.

“Per la vicenda in corso, o meglio per lo stato di agitazione del personale dipendente, auspichiamo che il primo cittadino voglia mettere in pratica tutta la diligenza possibile – termina Maule -; scongiurando ulteriori disagi ai cittadini ed alla stessa macchina amministrativa“.

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