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Fratelli d’Italia: “No alla legalizzazione della cannabis, siamo contro ogni droga”

di Redazione
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Non permetteremo mai che fare uso di droghe diventi una normalità, che il divertimento passi attraverso l’uso di droghe“: queste le dichiarazioni di Fabrizio Rossi, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, e Simonetta Baccetti, responsabile del Dipartimento regionale dipendenze e terzo settore del partito.

“Il nostro partito si batterà sempre per una vita libera dalle droghe e saremo sempre vicini a tutti coloro che si impegnano per difendere la salute dei cittadini. Solo degli irresponsabili possono minimizzare sulle conseguenze dell’uso di sostanze stupefacenti, in un momento in cui i dati riportano un incremento dei consumi e l’abbassamento dell’età del primo utilizzo”, continuano Fabrizio Rossi e Simonetta Baccetti.

“Nel giorno in cui sono state depositate in Cassazione le firme necessarie per il referendum sulla legalizzazione della cannabis – commentano i due esponenti politici regionali riprendiamo le dichiarazioni rilasciate ieri da parte dell’onorevole Maria Teresa Bellucci, capogruppo in commissione Affari sociali della Camera e responsabile nazionale del dipartimento dipendenze e terzo settore“.

Saremo pronti – dichiara l’onorevole Teresa Belluccia farci promotori del comitato per il no alla cannabis legale, qualora la Corte costituzionale si esprimerà favorevolmente rispetto all’ammissibilità del quesito“.

“Insieme alla presidente Giorgia Meloni e a Francesco Giubilei dell’associazione nazione Futura – continua la nota dell’onorevole Bellucci -, abbiamo espresso forte preoccupazione rispetto a un referendum che favorisce il consumo di droghe, oltre a promuovere comportamenti pericolosi che minacciano il diritto alla salute sancito dalla nostra Costituzione. In questo modo, si aggrava ulteriormente l’emergenza sociale che, già attualmente, vede l’Italia al primo posto in Europa per uso di cannabis tra i 15enni, al terzo nella popolazione generale e non si considera l’incremento di incidenti stradali per uso di droga, oggi prima causa di morte tra i giovani. Peraltro, non è vero che legalizzando la cannabis si combattono le mafie. La criminalità organizzata continuerà a produrre sostanze stupefacenti sempre più a basso costo e potenti“.

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