Home Grosseto Cala di Forno, Perugini: “Dal Comune nessun intervento per evitare la privatizzazione”

Cala di Forno, Perugini: “Dal Comune nessun intervento per evitare la privatizzazione”

di Redazione
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“L’ex cinema Marraccini pericolante con parte di via Mazzini chiusa, lo storico hotel Bastiani che non accenna a riaprire, Cala di Forno privatizzata: sono solo alcuni dei temi dei titoli della cronaca locale di questi giorni, accompagnati ovviamente da varie segnalazioni di incurie e disservizi vari, che oramai fanno parte del quotidiano”. 

Così Emanuele Perugini, del Polo civico per Grosseto, analizza la situazione attuale del capoluogo maremmano.

“E intanto la nuova, nel senso di appena eletta, classe politica locale cosa fa? – si chiede PeruginiVive tutta ripiegata su se stessa, concentrandosi su quello che evidentemente le interessa di più: le poltrone. Chi fa l’assessore, chi resta fuori, chi sarà il presidente del Consiglio comunale, tutte notizie che ai cittadini interessano sicuramente meno che capire quando sarà definita la vicenda Marraccini o se la prossima estate sarà possibile andare a fare il bagno a Cala di Forno, visto la recente vendita al proprietario di Prada di un’ampia fetta dei terreni del Parco”.

“E si sa come vanno spesso a finire queste cose – continua Perugini -: la legge tutela le spiagge come patrimonio pubblico, ma poi si chiudono le vie di accesso e il pubblico resta fuori. Ma dall’amministrazione comunale non giungono notizie di alcun interessamento alla vicenda, fosse anche solo per chiarirne i termini, nonostante il sindaco si chiami Vivarelli Colonna di cognome e sia quindi indiscutibilmente legato a quei territori”.

“Vero è che destra e sinistra sono sempre state d’accordo quando c’è stato da privatizzare (raccolta dei rifuiti, acqua, un pezzo di spiaggia, ecc.), finendo a conti fatti per schierarsi dalla parte del privato invece che da quella del cittadino – conclude Emanuele Perugini, ma se neppure ora che ci sono dei neoeletti, in teoria vogliosi di mettersi in luce, e nonostante che anche il professor Montanari, rettore dell’Università di Siena, abbia pubblicamente richiamato l’attenzione sull’argomento, nessun politico grossetano si interessa della fine che può fare una delle spiagge più belle della Maremma, va a finire che aveva ragione Mark Twain, quando diceva che se votare servisse a qualcosa non ce lo lascerebbero fare”.

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