Lontano da interessi personali, con un percorso inclusivo che ha saputo avvicinare i cittadini alle tante tematiche che interessano Grosseto. Si conclude così la campagna elettorale di Leonardo Culicchi, candidato sindaco della coalizione “Partecipa!”: «Il nome che abbiamo scelto per raccogliere l’unione delle forze politiche che ci rappresentano in questa tornata elettorale non è certo casuale. Ci ricorda il percorso che abbiamo fatto e racconta che cosa faremo in futuro per la città».
L’intento è sempre stato quello di costruire una base di partenza dedicata all’ascolto e al confronto: «Purtroppo in questa campagna elettorale questo ultimo aspetto è rimasto monco – precisa Culicchi –. Il continuo sottrarsi da parte di Vivarelli Colonna ha pregiudicato la possibilità di mettere sul tavolo le proposte per migliorare la città. Ritengo che sia stata un’occasione persa da parte del primo cittadino. Un buon sindaco deve sapersi confrontare con gli altri e magari ascoltare chi ha idee differenti. Oggi, invece, Grosseto è prigioniera di un uomo solo al comando, continuamente alla ricerca del personale consenso e che, con questo atteggiamento, sta creando divisioni profonde in città».
Culicchi poi, rilancia i propri obiettivi: «Abbiamo cercato di rompere gli schemi da subito, di lasciare da parte i personalismi per fare squadra nel nome di tutti i cittadini. Quello del sindaco è un ruolo di rappresentanza di tutta la comunità, non deve avere finalità personali. Per questo cambieremo profondamente la macchina amministrativa e con la coalizione sceglieremo le migliori competenze, in modo da poter creare condizioni favorevoli a ottenere quei bandi che il Pnrr mette a disposizione. Sono opportunità complesse e dobbiamo avere idee chiare sulla strada da percorrere. Per questo ci siamo sottratti alla squallida caccia al voto messa in atto dai candidati del centrodestra, alla ricerca di preferenze per legittimare un posto da assessore. La politica è ben altra cosa; è partecipazione, dibattito, interesse comune».
Il richiamo è quindi al cambiamento nel nome della partecipazione: «Possiamo farlo solo se siamo tutti uniti – precisa Culicchi –. Voglio essere un sindaco in grado di riprendere in mano gli equilibri precari della città. Essere il sindaco di tutti i cittadini non può più essere solo un luogo comune. Per questo faccio appello alle forze politiche moderate e ai loro elettori, ai quali chiedo di non scegliere il colore politico, ma la visione dell’uomo. E’ una scelta fra uomini che sanno dove portare Grosseto e uomini che non vedono altro che se stessi».
Lo sguardo è rivolto anche verso il prossimo quinquennio: «Grosseto ha un’occasione da non perdere – conclude Culicchi –, un’opportunità di rilancio che non può essere sprecata. Commercio, turismo, sport, cultura potranno fare da traino, ma senza un tavolo di concertazione condiviso dalle associazioni del territorio sarà tutto inutile. Stiamo spingendo anche per la riqualificazione delle frazioni cittadine, ormai abbandonate al loro destino, e per quei quartieri che si stanno sempre più impoverendo di negozi di vicinato, utili a livello sociale e in grado di contrastare il degrado».