“Il Comune di Grosseto deve promuovere la pratica dello sport quale strumento di perseguimento del benessere psicofisico delle persone e di inclusione sociale, in una logica sia di prevenzione che di contrasto alla marginalità e al disagio“.
A dichiararlo è Stefano Rosini, candidato del Partito democratico al Consiglio comunale di Grosseto.
“Il Comune dovrà essere garante dell’accesso alle fasce più vulnerabili e a rischio di emarginazione, quali cittadini con disabilità, anziani fragili o cittadini in condizioni di marginalità economica, promuovendo la valorizzazione delle persone in un’ottica inclusiva – spiega Rosini -. Potrebbe agire utilizzando questi mezzi:
- contributo economico mensile per lo sport a favore delle famiglie con difficoltà economiche e sociali;
- centri sportivi comunali per favorire lo svolgimento di attività ludiche ricreative e sportive nelle ore pomeridiane;
- abbattimento di barriere architettoniche all’interno degli impianti sportivi con loro messa a norma;
- garantire alle persone con disabilità l’accesso gratuito alle piscine comunali”.
“Le attività sportive di carattere sociosanitario dovranno essere inserite all’interno del bando di assegnazione degli impianti sportivi comunali e presentato alle associazioni/società. Verranno allegate alla convenzione divenendo parte integrante della stessa – continua Rosini -. Le associazioni o società dovranno illustrare e descrivere sia le attività sportive sia le attività di carattere sociale che hanno intenzione di realizzare. Il Comune con dei punteggi dovrà tenere presente le potenzialità della struttura e la effettiva possibilità di realizzazione del S-S-S coinvolgendo sia la parte sportiva che sociale tenendo di conto: 1) il numero di squadre iscritte a campionati e tornei; 2) il numero di scuole e studenti coinvolti in progetti per la diffusione dei valori educativi dello sport; 3) le pratiche sportive inclusive di soggetti diversamente abili; 4) il programma di attività da effettuare presso l’impianto sportivo rivolti a persone anziane fragili; 5) come viene favorito l’inserimento sociale delle persone a rischio emarginazione; 6) il coinvolgimento soggetti svantaggiati, in collaborazione con i servizi sociali del Comune, nelle attività di piccola manutenzione o pulizia per stimolare nuove prospettive di reinserimento sociale”.
“In accordo con la Asl, utilizzando medici ed infermieri disponibili, vogliamo progettare, per tutti gli anni del mandato amministrativo, dei corsi gratuiti di Bls e Blsd rivolti a più settori della popolazione. Nei quartieri, nelle scuole superiori, nelle associazioni di volontariato e culturali, in quelle sportive con spiegazioni teoriche, ma soprattutto esercitazioni pratiche con l’uso di manichini e simulatori di defibrillazione Nella stessa seduta verrebbe insegnata anche la semplice manovra di Heimlich, indispensabile per la disostruzione delle vie respiratorie in caso di blocco da corpi estranei (oggetti, cibo, ecc). Una situazione non tanto infrequente (basta leggere i giornali) che richiede sempre un intervento immediato e non rimandabile, perché anche in casi come questo un ritardo di pochi minuti potrebbe essere fatale. Una manovra semplicissima, che si impara subito e che, come il Bls, è in grado di salvare vite – termina Rosini -. Tra i soggetti formatori dovranno essere inserite anche le organizzazioni di Volontariato accreditate presso la regione per fare corsi e rilasciare attestati validi in tutto il territorio regionale”