Martedì 21 settembre, alle 16.30, la lista “Grosseto Città Aperta”, che sostiene il candidato sindaco Leonardo Culicchi, sarà in piazza della Palma (Pacciardi), nello spazio della libreria “Quanto Basta”, insieme al sociologo e giornalista Marco Omizzolo, per un incontro pubblico dedicato al tema del caporalato in agricoltura: “Sotto padrone, storie di donne e uomini”. Ad intervistarlo Massimiliano Frascino, giornalista freelance e collaboratore del Tirreno.
«Quello dello sfruttamento fuorilegge dei lavoratori stagionali in agricoltura – sottolinea Carlo De Martis, coordinatore di Grosseto Città Aperta – è purtroppo un problema presente nel nostro territorio, e nella stessa città di Grosseto. I fatti di cronaca di questi anni ce lo hanno detto in modo chiaro. Ma tutt’oggi basta farsi un giro per la città la mattina all’alba per imbattersi nel traffico di macchine e pulmini guidati dai caporali che caricano in punti di raccolta gli stagionali, quasi esclusivamente extracomunitari, per condurli nei campi a lavorare. Come lista che si colloca nel campo della sinistra e progressista non potevamo ignorare il tema dello sfruttamento del lavoro agricolo, che è la metafora perfetta delle vessazioni che vivono tanti stagionali e lavoratori precari. Pensiamo infatti che anche il Comune può fare la propria parte nel contrastare questi fenomeni, e favorire l’integrazione dei lavoratori stranieri nella nostra comunità».
Marco Omizzolo è sociologo, ricercatore Eurispes, presidente della cooperativa In migrazione e di Tempi Moderni Aps. Collabora con varie riviste scientifiche che si occupano di studi migratori e con numerose testate giornalistiche: L’Espresso, Il Manifesto, Articolo21, Il Venerdì. Autore di saggi e ricerche nazionali ed internazionali, in particolare sullo sfruttamento del lavoro in agricoltura dei lavoratori stranieri, Omizzolo collabora con il master “Immigrazione. Fenomeni migratori e trasformazioni sociali” dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha pubblicato recentemente “La Quinta Mafia” (RadiciFuture editore) e “Sotto padrone. uomini, donne e caporali nell’agromafia italiana” (Feltrinelli).